L’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha differito dopo il periodo estivo le scadenze di tutti i tributi di propria competenza, incluso il canone per l’occupazione dei suolo pubblico (Cosap). La decisione è stata presa dalla giunta dell’Unione dopo un’attenta analisi del Decreto Cura Italia.
“Abbiamo ritenuto necessario adottare misure a integrazione di quanto previsto dal Decreto Cura Italia – ha evidenziato il vicepresidente Daniele Bassi, referente per le Attività economiche dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna -, con interventi specifici riguardo alla fiscalità locale. In tale contesto, in ragione del principio di sussidiarietà sancito dalla Costituzione, l’Unione della Bassa Romagna è pronta a farsi carico degli immediati problemi di liquidità che aziende e cittadini si troveranno ad affrontare”.
Nello specifico, sono previsti i differimenti per: la prima rata della Tari, l’Imu (per la quota di competenza locale), l’imposta sulla pubblicità annuale, l’occupazione suolo pubblico permanente e l’occupazione di suolo pubblico temporanea (per quanto concerne le rate non ancora scadute). Inoltre, le Amministrazioni dei nove Comuni si impegnano a non applicare interessi e more per i versamenti relativi alle rette che verranno eseguiti entro il prossimo 31 maggio.
“Le delibere con cui si procederà alla proroga verranno approvate nei singoli consigli comunali, non appena si avrà la possibilità di convocare gli stessi o comunque, se ciò non dovesse essere possibile entro i termini di legge – come assicurato da Riccardo Graziani, sindaco referente per le Politiche di bilancio dell’Unione -. Queste misure sono pensate per sostenere il nostro tessuto produttivo, in un frangente di forte difficoltà: vogliamo andare incontro alle comprensibili necessità delle imprese del territorio, chiamate a confrontarsi con un contesto inedito e complicato, e farlo nel modo più tempestivo possibile”.