La giunta dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, nella seduta di giovedì 21 maggio, ha approvato una serie di differimenti e riduzioni di imposte per aiutare le imprese colpite dall’emergenza Covid-19.
Viene estesa l’esenzione dal Cosap per tutti gli spazi esterni ai negozi, funzionali ad agevolare e contenere il disagio dei clienti in attesa di poter accedere al locale e per gli spazi utilizzati per il servizio di consumo sul posto. Questa misura si aggiunge alle esenzioni previste dal “Decreto Rilancio” per le occupazioni di suolo pubblico, nonché gli ampliamenti tesi a garantire il distanziamento fisico. Gli imprenditori, per il posizionamento dei dehors, dovranno presentare, come di consueto, richiesta di occupazione temporanea di suolo pubblico, in modalità telematica, tramite il portale Regionale Accesso Unitario (https://au.lepida.it/suaper-fe/#/AreaPersonale), mentre per l’utilizzo di limitate porzioni di suolo pubblico per il posizionamento di arredi “per l’attesa”, viene prevista la possibilità di inoltrare una semplice comunicazione alla mail sportellounico@unione.labassaromagna.it.
Gli esercenti, con attività di somministrazione di alimenti e bevande o con consumo sul posto ubicate nei centri storici, potranno chiedere l’allestimento di dehors di tipologia A (tavoli, sedie, ombrelloni), mentre fuori dai centri storici potranno essere autorizzate anche altre tipologie. In questo modo sarà possibile seguire le recenti indicazioni fornite dalla Soprintendenza, pur non dovendola coinvolgere nel procedimento autorizzativo.
Queste le casistiche a cui è applicabile l’esenzione (fino al 31 ottobre 2020): dehors per attività di somministrazione di alimenti e bevande sia per la parte già autorizzata, sia per eventuale ampliamento dell’esistente o nuovo ampliamento, per esigenze Covid-19; dehors per attività con consumo sul posto per la parte in ampliamento all’esistente o nuova per esigenze Covid-19;
qualora, per tali tipologie di attività, non sia possibile l’ampliamento o l’utilizzo di nuovi spazi verrà applicata una riduzione del canone dovuto per la parte già autorizzata nella misura del 30%; occupazioni funzionali al rispetto dei protocolli Covid (ombrellone e tavolino fuori da farmacie o da attività commerciali per evitare assembramenti all’interno del negozio). A tutti gli operatori partecipanti ai mercati su area pubblica verrà applicata una riduzione sul canone dovuto pari al 25%.
Sono stati definiti anche importanti differimenti per quanto riguarda la prima rata Tari (scadenza al 31 maggio), Cosap (30 giugno – per i casi che non rientrano nell’esenzione), imposta di pubblicità (31 maggio): vengono posticipate tutte al 30 settembre.
Per l’Imu è stata approvata una moratoria che interessa sia le imprese, sia i privati: per il pagamento della prima rata, in scadenza il 16 giugno, non verranno applicate sanzioni e interessi per pagamenti effettuati entro il 16 ottobre.
Le importanti agevolazioni adottate erano state auspicate nel corso delle riunioni di aprile e maggio dagli esponenti del Tavolo per l’imprenditoria della Bassa Romagna.
“Queste sono alcune delle tante azioni che stiamo mettendo in campo per agevolare il più possibile la ripartenza delle categorie più colpite, che sono anche quelle che ci aiuteranno a tornare a una normale convivialità – ha dichiarato il sindaco Daniele Bassi, referente per le Attività economiche dell’Unione -. In questa fase le aziende dovranno rispettare disposizioni e protocolli di sicurezza per il consumo sul posto; in particolare, l’abolizione della Cosap ha una doppia valenza: alleggerire il carico fiscale sulle categorie colpite e consentire una più agevole organizzazione degli spazi compatibilmente con le regole emergenziali”.
Queste misure si aggiungono alle numerose azioni di sostegno all’economia che la giunta dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna sta affrontando in concertazione con il tavolo per l’imprenditoria della Bassa Romagna, tra cui lotta all’abusivismo, rifornimento di dispositivi di protezione individuale, semplificazione dei procedimenti, estensione della banda larga, promozione turistica e territoriale, formazione del personale, promozione del consumo locale, strumenti finanziari.
“La situazione emergenziale va trasformata in un’occasione per rafforzare il nostro territorio come laboratorio di innovazione – conclude Bassi – incoraggiando tutti i soggetti firmatari del Patto strategico per lo sviluppo economico e sociale della Bassa Romagna ad intraprendere azioni, compiere scelte innovative, creative, coraggiose per sperimentare nuove idee e progetti.
Il Patto che abbiamo costruito nel 2018 diventa oggi pertanto lo strumento per elaborare strategie e politiche di ripresa sulla base del confronto e della condivisione, attualizzandone i contenuti e selezionando le priorità di azione, a partire dai suoi assi strategici di attrattività, sostenibilità e innovazione. In particolare i progetti legati all’innovazione digitale, sociale, culturale e ambientale andranno ripresi e sviluppati”.