Prosegue l’attività di controllo e presidio per la sicurezza del territorio della Bassa Romagna avviato con una serie di azioni strutturali e programmatiche a partire già da qualche anno e messe a sistema con il “Patto per la sicurezza” sottoscritto con la Prefettura di Ravenna nel 2018.
Il progressivo potenziamento dei sistemi di videosorveglianza e l’installazione dei varchi di rilevazione del transito in tutto il territorio dell’Unione, nonché la dotazione di strumenti innovativi per l’individuazione di veicoli non in regola, hanno portato alla strutturazione di un sistema moderno e integrato che si è ulteriormente arricchito con la consegna dei tablet di controllo dei varchi anche a Carabinieri e Polizia di Stato.
Sono 16 i varchi elettronici per la rilevazione delle targhe attivi, dislocati con l’obiettivo di controllare i principali punti di accesso al territorio dell’Unione. In particolare i varchi sono stati così dislocati sul territorio: 1 ad Alfonsine, 3 a Bagnacavallo, 1 a Bagnara, 2 a Conselice, 3 a Cotignola, 1 a Fusignano, 3 a Lugo, 1 a Massa Lombarda e 1 a Sant’Agata sul Santerno.
Le telecamere coprono entrambe le corsie e, oltre a riconoscere automaticamente la targa, inviano segnalazioni in tempo reale in caso di passaggi di veicoli non assicurati e non revisionati, corredando la registrazione del passaggio con diverse informazioni, quali il proprietario, la tipologia di veicolo, la marca ed il colore.
I diversi varchi registrano infatti mediamente dai 5.000 ai 20.000 transiti, per un totale di 150.000 transiti giornalieri, consentendo anche la raccolta di un notevole numero di dati utili all’elaborazione di statistiche sui transiti dei veicoli e a dare un riscontro concreto alle attività di controllo.
Da maggio ad oggi sono 101 i veicoli sottoposti a sequestro in quanto sorpresi a circolare senza assicurazione dalla Polizia Locale della Bassa Romagna e fermati in seguito all’allert dei varchi, ma ben più rilevanti sono alcune delle operazioni che sono state condotte grazie all’utilizzo dei varchi stessi. Sono state ben 16 le intercettazione di veicoli utilizzati per compiere reati negli otto mesi in cui i varchi sono operativi (rapine, furti, scippi, truffe) di cui tre hanno condotto ad arresti; 8 di questi veicoli sono poi risultati rubati, mentre altri 9 stati fermati in quanto circolavano pur essendo sotto sequestro o perché condotti da persone senza patente. In alcuni casi i veicoli individuati e fermati facevano parte di indagini in corso in Veneto, Marche e Toscana.
“È evidente come questo diventi uno strumento fondamentale per programmare in modo più puntuale ed efficiente il presidio del territorio – ha dichiarato il Sindaco Daniele Bassi, referente per la sicurezza in Bassa Romagna – e i dati confermano che quella avviata è la strada giusta per far sì che il nostro territorio sia sempre più ostile a chi vuole delinquere. Prosegue dunque l’impegno dell’Unione per individuare le migliori forme di intervento a beneficio della sicurezza di tutta la comunità, in attuazione del Patto”.
I varchi elettronici rappresentano un importante riferimento per il presidio e il monitoraggio del territorio, arricchendo gli strumenti a supporto dell’attività della Polizia Locale della Bassa Romagna e delle forze dell’ordine.