È aumentato il numero di domande presentate su ‘Sfinge Alluvione 2023’, il portale attraverso il quale le imprese e le famiglie, colpite dagli eventi alluvionali di maggio 2023 nel territorio della regione Emilia-Romagna, possono compilare e inoltrare le richieste di rimborso ai sensi delle Ordinanze del Commissario Straordinario per la Ricostruzione n. 11/2023 e 14/2023.

Dall’analisi dei dati fino al mese di luglio, le domande pervenute dalle imprese sono 106; di queste 20 sono state chiuse positivamente, 80 sono in corso di istruttoria e 6 sono state ritirate dai richiedenti stessi per diverse motivazioni: errata o carente compilazione e dunque dovranno essere ripresentate. Relativamente alle 20 domande presentate dalle imprese che hanno avuto esito positivo il contributo concesso, per i soli danni strutturali, è stato di 635.506,45 euro.

Per quanto riguarda le famiglie, le domande presentate attraverso la piattaforma Sfinge sono state 223: 81 sono state chiuse positivamente, 124 sono in fase di istruttoria e 18 ritirate dai richiedenti. Anche in questo caso, per i soli danni strutturali, il contributo concesso per le 81 già ‘chiuse’ ammonta a

2.854.356,79 di euro.

Le tempistiche delle istruttorie

Per le domande presentate dalle imprese, il tempo medio di ‘lavorazione di primo livello’, pratica seguita dagli uffici dell’Unione in riferimento al controllo formale, è di 8,07 giorni; il tempo medio di risposta dell’utente all’eventuale richiesta di integrazione è di 7,73 giorni. Il tempo totale calcolato dalla data di presentazione della domanda alla chiusura positiva dell’istruttoria di secondo livello, che comprende la valutazione di merito e la proposta di decreto del commissario straordinario, è di 113,33 giorni. Per le domande presentate dalle famiglie, il tempo medio di lavorazione dell’istruttoria di primo livello è di 12 giorni; il tempo medio di risposta dell’utente all’eventuale richiesta di integrazione è di 5,74 giorni; il tempo totale calcolato dalla data di presentazione della domanda fino alla chiusura positiva dell’istruttoria di secondo livello, quindi comprensivo della valutazione di merito e della proposta di decreto del commissario, è stato di 82,41 giorni.

“I numeri forniti dai nostri Uffici – sottolinea il sindaco di Faenza e presidente dell’Unione, Massimo Isola- fotografano una situazione preoccupante. Le domande presentate e quelle ammesse, sia per le famiglie che per le imprese, sono numericamente basse. D’altra parte, però si rileva che in questo momento, all’esito positivo dell’istruttoria della pratica, viene erogato immediatamente il 50% del contributo riconosciuto, ben oltre a quanto previsto dalle ordinanze. L’Unione della Romagna Faentina ha dedicato personale presso lo sportello emergenza per affiancare i cittadini e le imprese nel disbrigo delle pratiche per le richieste di rimborso. I tecnici stanno lavorando alacremente anche se la complessità e l’impatto burocratico delle ordinanze ci portano ad affermare che è ancora lontano l’obiettivo fissato di rendere semplice il modo e rapidi i tempi di riconoscimento di contributo. A questo bisogna aggiungere che il rimborso massimo per i beni mobili per ogni famiglia è fissato ad oggi a 6mila euro; questi due scenari evidenziano una situazione ancora critica. I dati oggettivi dai nostri Uffici spingono a chiedere, alla struttura commissariale e al governo, di accelerare i tempi affinché i nostri cittadini, dopo tanti mesi dai fatti alluvionali, possano avere maggiori certezze”.