La giunta dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha approvato un accordo con i gestori dei nidi e delle scuole dell’infanzia private paritarie convenzionate Fism, ai quali saranno riconosciute risorse che consentiranno loro di non far pagare alcuna retta alle famiglie per il periodo di chiusura dei servizi a causa del coronavirus.
L’accordo si inserisce nei provvedimenti adottati per sostenere le famiglie nell’affrontare le conseguenze dell’emergenza sanitaria.
A partire dal principio in base al quale non può essere richiesto un pagamento per un servizio di cui non si è usufruito, le Amministrazioni della Bassa Romagna hanno sospeso i pagamenti per i servizi di nido e scuola dell’infanzia di diretta competenza per tutto il periodo di sospensione delle attività.
Con questo accordo, anche le famiglie dei bambini che frequentano i servizi educativi privati possono godere delle medesime condizioni, non pagando per ciò di cui non hanno potuto usufruire e senza la preoccupazione di dover rinunciare al posto.
I gestori, aderendo all’accordo, non percepiranno alcuna retta dalle famiglie per tutti i mesi di chiusura del servizio (marzo, aprile, maggio e giugno). Gli stessi gestori si impegneranno a restituire somme eventualmente già riscosse, secondo un rapporto diretto con le famiglie, e a chiedere l’applicazione degli ammortizzatori sociali per i lavoratori e le lavoratrici per tutte le mensilità possibili.
Le famiglie coinvolte che beneficeranno degli effetti del provvedimento sono 943: 207 negli asili nido e 736 nelle scuole dell’infanzia.
L’importo complessivo dell’intervento è pari a 242.880 euro.