Trenta e lode in informatica: i Comuni della Bassa Romagna hanno infatti ottenuto il punteggio più elevato nella relazione della Corte dei conti sullo stato di attuazione del piano triennale per l’informatica 2017-2019 negli enti locali.
La relazione è stata presentata dalla Corte dei conti al Parlamento lo scorso agosto e contiene i risultati di un’indagine effettuata su 8.036 enti che hanno completato 7.273 questionari (pari al 90,51% del totale).
L’obiettivo della relazione, e più in generale dei piani per l’informatica degli enti, è quello di analizzare il livello di digitalizzazione degli enti territoriali, con riferimento sia agli aspetti infrastrutturali fisici (connettività, cloud e centri di elaborazione dati), sia immateriali (open data, riuso di software, servizi online) e stabilire quale sia lo stato di salute della transizione digitale in Italia.
Lo screening, che si inserisce nel quadro dei protocolli stipulati dalla Corte dei conti prima con il Commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda digitale e poi con il Ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, rivela l’esistenza di un netto divario digitale tra gli enti territoriali, che si distribuisce secondo fattori geografici e dimensionali: mentre le Regioni, le Province autonome e le dodici città con popolazione superiore a 250mila abitanti conseguono – nella maggioranza dei casi – gli obiettivi del Piano triennale 2017-2019, negli enti locali la frammentazione in comunità di piccole dimensioni (il 93% delle quali è costituita da collettività con popolazione inferiore a 20mila abitanti) incide negativamente sul grado di attuazione degli obiettivi del Piano.
Nell’analisi di quello che viene definito “indicatore digitale complessivo” spicca però un risultato inaspettato: il punteggio più elevato nel comparto dei Comuni è stato infatti ottenuto da 12 Comuni ubicati prevalentemente al nord e, tra questi 12, ben nove posti sono occupati dai Comuni della Bassa Romagna: Lugo, Cotignola, Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Conselice, Fusignano, Massa Lombarda, Sant’Agata sul Santerno, Ravenna, Modena e Perugia.
Un risultato attribuibile all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna (come viene rilevato anche nella stessa relazione), a cui sono state delegate le funzioni informatiche già a partire dal 2008 dai Comuni aderenti. Emerge infatti “per quanto concerne l’indagine sulla digitalizzazione, una situazione migliore dei Comuni aderenti ad una Unione rispetto agli enti che non vi partecipano: infatti, sulla base del punteggio medio dell’indicatore digitale, i Comuni aderenti alla gestione associata registrano per le diverse fasce di popolazione valori leggermente più alti”. Il punteggio medio dell’indicatore digitale ottenuto è da attribuire, secondo la Corte, agli enti della Regione Emilia-Romagna che ha adottato specifiche iniziative nell’ambito delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
“Riempie di orgoglio vedere i nomi dei nostri Comuni spiccare tra gli unici dodici enti in Italia con una valutazione così alta per digitalizzazione – ha dichiarato Nicola Pasi, sindaco referente per l’innovazione tecnologica dell’Unione -. L’analisi della Corte dei Conti certifica che il lavoro che è stato svolto negli ultimi anni in Bassa Romagna ha rappresentato il giusto approccio. Accogliamo pertanto questo risultato con grande soddisfazione, ma anche con la consapevolezza che abbiamo ancora molto da migliorare in un ambito che si è rivelato prezioso anche nella gestione dell’emergenza. Vogliamo quindi accogliere questo risultato non come un punto di arrivo, ma come uno stimolo per continuare il nostro percorso di transazione digitale”.