Lunedì 6 giugno, in concomitanza con il seminario di chiusura dell’anno educativo 2021-2022, si è conclusa la consegna ai Servizi 0-6 dell’Unione di manufatti realizzati con materiali naturali e di recupero dagli studenti del Polo tecnico professionale «Ernesta Stoppa» di Lugo.
La consegna dei manufatti è stato il coronamento del percorso educativo sperimentale sull’educazione all’aria aperta rivolto alle scuole superiori di Lugo. Il percorso, inserito nel progetto regionale «La scuola in natura», è stato voluto dal Servizio Educazione ambientale dell’Unione, in risposta alle sollecitazioni giunte dai ragazzi delle scuole superiori che lo scorso anno hanno affrontato il progetto sugli obiettivi dell’Agenda 2030.
Le tre classi coinvolte nel progetto, la 2ESAS, la 3FSS e la 4FSS della sezione professionale «Ernesta Stoppa» di Lugo, hanno approfondito la conoscenza e l’importanza dell’educazione all’aperto fin dalla prima infanzia e hanno progettato e realizzato molti manufatti con materiale di recupero che sono stati donati ai Servizi 0-6 dell’Unione della Bassa Romagna.
I manufatti sono stati progettati seguendo linee guida adottate dall’Unione per la realizzazione di interventi nei giardini dei nidi e delle scuole dell’infanzia e per l’utilizzo di materiali naturali nelle attività quotidiane dei bambini.
A ricevere i manufatti sono stati i seguenti servizi: la scuola dell’infanzia Pueris Sacrum di Massa Lombarda (quattro sedute di tronco levigate e decorate); il nido d’infanzia «Cavina» di Alfonsine (seduta di tronco levigata e decorata e un pallet carteggiato e decorato), il nido d’infanzia «Mazzanti» di Conselice (decorazioni naturali sonore in sospensione); il nido d’infanzia «Il Girasole» di Sant’Agata sul Santerno (cucina di fango); il nido d’infanzia «Tartaruga» di Bagnacavallo (due pallet fioriera decorati); il nido d’infanzia «Il Quadrifoglio» di Voltana (pallet contenitivo decorato); la scuola dell’Infanzia «Capucci» di Lugo (treno realizzato con pallet e materiale di recupero); il nido d’infanzia «Il Cucciolo» di Cotignola (scatoline/contenitori naturali decorati); il nido d’infanzia «Landi» di Lavezzola (tavolino con cassetta contenitiva); il nido d’infanzia «Il Bosco» di Fusignano (tenda/rifugio); il nido d’infanzia «Corelli» di Lugo (cucina di fango).
Il percorso formativo si è sviluppato in tre fasi: la prima ha visto gli studenti del Polo sperimentare una attività di immersione in natura e di percezione sensoriale, una vera e propria esperienza di biofilia e delle sensazioni associate al benessere negli spazi all’aperto. Nella seconda fase è stato affrontato il tema dell’educazione in natura all’interno dei Servizi educativi 0-6 dell’Unione dei Comuni, con la scelta e la progettazione – da parte di ogni singola classe – dei manufatti da realizzare. Infine l’ultimo passo è stato la realizzazione degli oggetti in materiali naturali e di recupero, quali cucine di fango, sedute con ceppi colorati, orti verticali ed altre decorazioni naturali.
Il progetto è frutto del lavoro di rete fatto in questi anni tra figure professionali diverse, quali il Servizio Educazione ambientale, gli operatori del Ceas, il coordinamento pedagogico dell’Unione, gli addetti dei lavori pubblici, gli esperti di sicurezza, i comparti educativi dei diversi ordini e gradi con l’obiettivo comune di un’educazione all’aria aperta di sempre maggiore qualità e di valorizzazione naturalistica del territorio.
Hanno collaborato i Servizi Lavori pubblici dei Comuni della Bassa Romagna, Casedei Pallet di Sant’Agata sul Santerno, Siderurgica Ravennate 2.0 di Mezzano per i materiali forniti durante tutto il percorso formativo e il corpo docente del Polo tecnico professionale di Lugo, che ha permesso l’ottima riuscita del progetto.