Come condividere gli obiettivi dell’Agenda Europea 2030? In che modo farsi promotori della conoscenza e della diffusione delle soluzioni disponibili in termini di sviluppo sostenibile?
Questi i punti cardine del Bando regionale “Shaping fair cities”, grazie al quale l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha ottenuto un finanziamento per l’avvio del progetto Futuro Green 20.30, che aggiorna ai temi dell’Agenda 2030 l’ormai consolidata partnership pubblico-privato (Associazioni di categoria, Ordini e Collegi professionali, Sindacati, Ausl e Romagnatech) del progetto, avviato già nel 2013, Un Futuro Green per la Bassa Romagna.
Futuro Green 20.30 ha infatti ottenuto un contributo di 16.445 euro per la realizzazione di attività di comunicazione e sensibilizzazione sugli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’agenda 2030.
A questo proposito sono stati individuati 9 “bisogni di sostenibilità” a cui è stata data risposta con un’azione, un servizio o strumenti dedicati che saranno oggetto di azioni di promozione e sensibilizzazione, in tutti i Comuni della Bassa Romagna, con modalità e strumenti innovativi quali ad esempio incursioni e performances di improvvisazione teatrale, l’individuazione di modalità di coinvolgimento e partecipazione per coinvolgere gruppi di cittadini interessati alle tematiche della sostenibilità ambientale e disponibili ad attivarsi per influenzare il resto della cittadinanza. Così verranno affrontati i temi dell’Outdoor Education, della valorizzazione delle aree naturali, delle progettualità sul rischio sismico e la gestioni delle emergenze, della qualificazione energetica degli edifici e la valorizzazione del patrimonio, della rigenerazione urbana partecipata. Sarà rinnovato il progetto generazione futuro green e il focus formativo con i più giovani e sviluppato il tema dell’introduzione di servizi di mobilità pubblica e di una più efficiente gestione dei rifiuti nonché infine la sperimentazione di mezzi di trasporto innovativi, quali ad esempio le bici elettriche.
Partner e coproponente del progetto sarà Villaggio Globale, Cooperativa sociale nata con il fine di promuovere l’equità sociale, la tutela dei diritti umani, la partecipazione a livello locale e globale, attraverso la diffusione di stili di vita responsabili e sostenibili, con quasi 20 anni di esperienza e personale qualificato ed esperto sui temi della formazione, della progettazione partecipata, dell’inclusione sociale, della cittadinanza attiva, della sostenibilità ambientale e del commercio equo e solidale sono i principali.
La partecipazione sarà la cifra dell’intero progetto che si svilupperà nell’arco di sei mesi e coinvolgerà un gruppo di lavoro trasversale dell’Unione dei Comuni, coordinato dal Settore governance e comunicazione, Sviluppo e Progetti Strategici, che comprende i servizi Comunicazione e Marketing, Europa, Urbanistica/Energia Mobilità, Ambiente e Educazione Ambientale, un team tecnico di Villaggio Globale che metterà a disposizione del progetto la sua esperienza nelle metodologie di innovazione sociale applicata ai temi ambientali.
Il progetto prevede lo sviluppo di azioni innovative che utilizzino forme e linguaggi alternativi. Entro marzo sarà infatti avviato un percorso formativo per “Green Influencer” con l’obiettivo di creare un gruppo di cittadini interessati alle tematiche della sostenibilità ambientale e disponibili ad attivarsi per influenzare il resto della cittadinanza per la realizzazione di gesti quotidiani di sostenibilità ambientale, mentre nei mesi di aprile e maggio si prevede di realizzare alcune “incursioni green” nei Comuni della Bassa Romagna, ovvero performances di improvvisazione teatrale che offrano concrete indicazioni per incentivare gesti quotidiani di sostenibilità ambientale.
Culmine del progetto sarà la realizzazione di un hackaton, un evento partecipativo che coinvolgerà cittadini attivi, associazioni, creativi, artisti, liberi professionisti del settore culturale, scuole e studenti, social media manager e addetti comunicazione finalizzato a far emergere proposte efficaci per diffondere e promuovere gli obiettivi dell’agenda.
Shaping Fair Cities è un progetto finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito dell’Azione DEAR (Development Education Awareness Raising) dello Strumento di cooperazione DCI II- Organizzazioni della società civile e Autorità locali, ideato e coordinato dalla Regione Emilia-Romagna con la partecipazione di 17 partner di 8 Paesi europei (Italia, Spagna, Grecia, Romania, Polonia, Croazia, Danimarca e Svezia) e 2 Paesi non UE (Albania e Mozambico).