È stata programmato a settembre il saldo del “Fondo di solidarietà comunale 2023” per i territori colpiti dall’alluvione dello scorso maggio, e dunque, anche per i Comuni della Bassa Romagna.
Il Ministero dell’Interno ha infatti comunicato che provvederà ad erogare a settembre i fondi, strutturali, già stanziati e attribuiti ai comuni a inizio 2023, in luogo della scadenza di novembre prevista normalmente.
Questo per andare incontro alle esigenze di liquidità che i Comuni hanno a seguito dell’emergenza, avendo dovuto anticipare ingenti somme per la gestione delle attività di soccorso e supporto alla popolazione e ai ripristini urgenti delle infrastrutture.
“Credo sia bene fare chiarezza. Il Fondo di solidarietà comunale costituisce il fondo per il finanziamento dei comuni, alimentato con una quota del gettito IMU di spettanza dei comuni stessi – spiega il Sindaco referente alle politiche di bilancio Riccardo Graziani – sono somme ordinarie, vincolate allo svolgimento di alcune funzioni fondamentali in ambito sociale, quali il potenziamento dei servizi sociali, il potenziamento del servizio asili nido ed il trasporto scolastico di alunni con disabilità, da ripartirsi tra i comuni tenendo conto dei fabbisogni standard.
Soldi che i comuni dovevano già avere insomma, non aggiuntivi come erroneamente indicato da alcune rappresentanze locali dei partiti di Governo; ma semplicemente anticipati di un paio di mesi, a fronte peraltro di un ritardo nell’erogazione della rata di acconto che deve essere versata di norma a marzo e invece è arrivata a giugno.
L’auspicio è che risorse aggiuntive arrivino davvero e non si pubblicizzi come tale una mera anticipazione di soldi già dovuti agli enti per le loro necessità ordinarie.
Come amministratori locali è nostro dovere salvaguardare l’equilibrio dei bilanci dei nostri enti, in estrema difficoltà dopo le emergenze, e tutelare l’interesse pubblico di cittadini e imprese, non certo tentare di avviare speculazioni politiche su temi che hanno impattato in modo così violento sull’economia e, più in generale, sulla vita delle nostre comunità”.