L’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha concluso la gara per l’affidamento in appalto del servizio mensa scolastica e sociale domiciliare per i prossimi undici anni.
La gara svolta è stata a doppio oggetto, con l’obiettivo di individuare il socio di maggioranza di Bassa Romagna Catering Spa e di attribuire allo stesso specifici compiti operativi connessi alla gestione del servizio mensa scolastica e del servizio sociale domiciliare.
Alla procedura aperta, condotta con il metodo della valutazione del miglior rapporto qualità/prezzo, ha partecipato la ditta Camst che, a seguito della presentazione dell’offerta tecnico-progettuale richiesta, si è aggiudicata la gestione dei servizi mensa dell’Unione.
Il valore stimato dei servizi di produzione, fornitura e distribuzione dei pasti per l’intera durata dell’appalto è di circa 62 milioni di euro e garantisce il servizio mensa ai bambini e alunni dei servizi educativi e scolastici, nonché ad anziani, disabili o adulti in situazioni di bisogno socio-sanitario, per un totale di circa 5.400 utenti.
Il servizio mensa assorbe circa il 23% della capacità di spesa destinata all’Area Welfare dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna.
Confermato in capo all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna il ruolo di programmazione del servizio e controllo sulla gestione. Il contratto di servizio definisce modalità di funzionamento, in piena rispondenza ai dettami di legge; l’Unione provvede alle ammissioni dei bambini al servizio in rispondenza alle esigenze dell’organizzazione scolastica dei diversi territori, alla definizione delle rette a carico della famiglie e a garantire la piena rispondenza ai bisogni dei bambini che necessitano di diete speciali per patologia o di diete personalizzate per esigenze etico-religiose. Viene inoltre perseguito l’obiettivo di rispettare le caratteristiche individuali degli adulti che ricevono il pasto al proprio domicilio, in relazione ai loro principali bisogni.
Il servizio mensa scolastica, in particolare, si caratterizza per un ampio utilizzo di prodotti alimentari biologici, percentualmente più elevato rispetto a quanto preveda la normativa vigente. L’offerta presentata da Camst ha ulteriormente incrementato la tipologia di alimenti biologici utilizzati e ha inserito, come richiesto, prodotti biologici a chilometro zero e filiera corta.
Tra gli elementi caratterizzanti, il progetto-offerta presentato, in linea con le linee guida approvate dall’Unione, vanno indicati il piano di educazione alimentare finalizzato al consumo consapevole di cibi salutari, il monitoraggio del livello di soddisfazione dell’utenza per promuovere salute e benessere dei bambini senza dimenticare l’importanza del gusto, le iniziative di inclusione sociale tra cui le giornate di sensibilizzazione al tema della celiachia. Tra gli interventi migliorativi previsti figurano le azioni annuali volte a sostituire o integrare gli arredi delle mense scolastiche.
«Siamo partiti dall’idea che la mensa deve soddisfare le esigenze alimentari e garantire salute e promozione di corrette abitudini, per favorire la crescita e lo sviluppo dei nostri ragazzi – sottolinea il sindaco Federico Settembrini, referente dei Servizi educativi per l’Unione -. Il pasto a scuola è un momento conviviale di relazione con gli altri, in un luogo di benessere e crescita. Con questo affidamento si consolida per un lungo lasso di tempo la gestione di un servizio essenziale per tantissime famiglie. Abbiamo dato forza a due aspetti: il primo è la qualità del servizio erogato, stabilita con il capitolato di gara, scegliendo di tenere alti i criteri di scelta delle materie prime; la seconda è la continuità che verrà garantita grazie agli undici anni di valenza dell’appalto. Quello che i nostri bambini e ragazzi trovano ogni giorno nei piatti è frutto di un lungo e importante lavoro di squadra che tiene insieme l’interesse del pubblico e l’impegno del privato, in questo caso Camst».