Anche l’Unione dei Comuni Della Bassa Romagna ha aderito al «Patto territoriale per la prevenzione degli infortuni, la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro e la legalità», che è stato firmato venerdì 29 luglio in prefettura a Ravenna.
Il patto nasce per contrastare più efficacemente la piaga degli infortuni sul lavoro: sono ben cinque gli infortuni mortali avvenuti nel territorio ravennate negli ultimi 12 mesi, il dato peggiore tra le province romagnole.
Dunque il nuovo strumento si propone di incentivare gli scambi informativi, i percorsi formativi integrati e comuni, i controlli congiunti e coordinati anche per contrastare forme di lavoro nero, irregolare o caporalato.
Per chi si adopera attivando interventi che rafforzano la tutela della sicurezza è infine previsto un «bollino di garanzia», una sorta di premialità atta a incentivare le migliori pratiche.
Negli uffici della prefettura vengono istituite una cabina di regia e un osservatorio della sicurezza, due organismi di monitoraggio dei dati e di promozione di modelli formativi e campagne di sensibilizzazione. Tra i settori più sensibili, quello edile, agricolo, la logistica, gli appalti e quelli dove sono presenti alti rischi biomeccanici e cancerogeni.
In tutto sono 42 gli enti e le organizzazioni aderenti al patto.