Passa dal 40 all’80% l’abbattimento delle rette per le famiglie beneficiarie dei contributi regionali rivolti ai nidi e servizi educativi della prima infanzia in Bassa Romagna.
La misura sperimentale, chiamata “Al nido con la Regione”, è rivolta alle famiglie con Isee fino a 26mila euro, con bambini iscritti ai nidi del territorio, e coinvolge sia i servizi gestiti dall’Unione, direttamente o indirettamente, sia quelli a titolarità e gestione privata, convenzionati con l’Unione, aventi i requisiti di qualità stabiliti dalla normativa regionale.
L’Unione ha aderito alla misura sperimentale e aveva inizialmente definito nel 40% l’entità dell’abbattimento delle rette da applicare alle famiglie in possesso dei requisiti, percentuale che – alla luce dell’andamento degli iscritti con requisiti di accesso e del monitoraggio delle risorse messe a disposizione dalla Regione- verrà aumentata dal mese di marzo all’80%. In totale, le risorse a disposizione della Bassa Romagna ammontano a 544mila euro.
I beneficiari in possesso dei requisiti nell’anno scolastico in corso risultano essere circa il 70% degli iscritti ai servizi gestiti dall’Unione e circa il 48% degli iscritti ai nidi privati convenzionati con l’Unione.
“Abbiamo scelto di aumentare la percentuale di abbattimento della retta in un’ottica di responsabile utilizzo delle risorse regionali assegnate a tal fine e alla luce del perdurare della crisi determinata dall’emergenza epidemiologica in atto che vede coinvolte anche le famiglie con figli piccoli in età da nido d’infanzia – ha dichiarato il sindaco referente per le Politiche educative dell’Unione Enea Emiliani -. Un’azione concreta e mirata che ha lo scopo di eliminare ogni ostacolo che impedisca alle famiglie e ai loro bambini di poter frequentare i servizi educativi 0-3 anni della Bassa Romagna”.