Dopo l’adesione al progetto Panchine Rosse da parte della Camera di commercio, promossa dal Comitato Imprenditoria femminile di Ravenna guidato da Antonella Bandoli e annunciata lo scorso novembre, Giorgio Guberti, commissario straordinario della Camera di commercio di Ravenna, ha proposto al Sindaco di Ravenna Michele de Pascale di portare avanti un obiettivo comune, quello di valorizzare il ruolo e la presenza femminile nella nostra comunità, e di dare un primo segnale, simbolico, colorando di rosso una delle panchine di fronte alla sede dell’ente camerale, in viale Farini, proposta che è stata accettata con entusiasmo dall’Amministrazione comunale ravennate.
“Siamo sempre molto contenti – commenta l’assessora alle Politiche e cultura di genere Federica Moschini – di aderire ad iniziative di sensibilizzazione sulle tematiche contro la violenza sulle donne. In questo caso apprezziamo anche la scelta di affidare la realizzazione del progetto agli studenti e alle studentesse che durante l’estate partecipano ai Lavori in Comune, evento ormai ultradecennale, molto apprezzato dalla comunità e dalle famiglie, che si prefigge l’obiettivo di formare cittadine e cittadini consapevoli, rispettosi e aperti, contrari ad ogni forma di intolleranza e pregiudizio. Ringrazio la Camera di Commercio per l’idea e per il coinvolgimento”.
“Ravenna può vantare un impegno civile, coraggioso e lungimirante nel promuovere la causa del sostegno alle donne, in particolare a quelle donne che hanno subito o subiscono violenza. Un impegno – afferma Giorgio Guberti – che assume un valore ancora più grande se pensiamo ai dati sempre più allarmanti di questi ultimi anni sul fenomeno del femminicidio. La nostra città, famosa in tutto il mondo per il suo patrimonio artistico, ha scelto un simbolo, il fiore in mosaico, per essere riconosciuta anche come città “amica” delle donne. La panchina rossa è un altro simbolo importante della lotta per l’eliminazione della violenza contro le donne, pensato dall’associazione Stati generali delle donne Hub, proprio per non dimenticare le vittime e per alimentare un processo di consapevolezza nella società, dove ancora molte donne sono vittima di discriminazioni o di soprusi. Ringrazio sentitamente il Comune di Ravenna che ha risposto con entusiasmo alla mia proposta e ha rilanciato pensando al coinvolgimento degli studenti. E’ soprattutto dai giovani infatti che deve venire il cambiamento culturale necessario a superare questa piaga”.
“La parità di genere deve diventare realtà attraverso gesti e azioni concrete. Così Antonella Bandoli, presidente del Comitato per l’imprenditoria femminile dell’ente camerale ravennate, che ha aggiunto: una piena parità deve poter significare una più giusta distribuzione dei carichi e delle responsabilità a casa e sul lavoro, ed è questo un aspetto che riguarda anche le imprese, per la funzione sociale e culturale che svolgono. Questo progetto è un modo, seppur simbolico, per alimentare un processo di consapevolezza del fatto che l’impegno delle donne, sociale ma anche economico nel mondo dell’impresa, è un valore aggiunto per tutti”.