La storica dell’arte Elena Rossoni ha assunto, dal 1° giugno scorso, le direzioni di Palazzo Milzetti Museo Nazionale dell’età Neoclassica in Romagna a Faenza e della Fortezza di San Leo, in precedenza assegnati al dott. Alessandro Marchi.
“Un passo importante – commenta il Direttore regionale Musei dell’Emilia-Romagna Giorgio Cozzolino – per mantenere una continuità scientifica di alto profilo professionale dopo la Direzione del dott. Alessandro Marchi, che ha curato i due siti museali negli ultimi anni con le sue competenze storico-artistiche ed è ora in procinto di lasciare il servizio per pensionamento.”
“È per me un grande piacere dirigere Palazzo Milzetti – afferma la neo direttrice Elena Rossoni -, luogo straordinario che ha mantenuto pressoché intatta la sua struttura e le decorazioni originarie di Felice Giani. Tanto più che si tratta di una realtà che si inserisce in un contesto cittadino ricchissimo di testimonianze neoclassiche oltre che di importanti istituzioni culturali con cui ritengo sia importante creare collaborazioni, rendendo il museo un luogo vivo, basato su confronti e relazioni.
Questo vale anche per San Leo, dove si intendono sperimentare forme innovative di gestione al fine di valorizzare al meglio la Fortezza, anche in una prospettiva di relazione con altri siti romagnoli in particolare, ma non solo, della Direzione Regionale Musei.”
Elena Rossoni, laureata e specializzata in Storia dell’Arte presso l’Università di Bologna, dal 2000 lavora per il Ministero della Cultura, dove ha ricoperto diversi ruoli nell’ambito della tutela e della valorizzazione del patrimonio artistico. È stata direttrice della Pinacoteca Nazionale di Bologna e della Pinacoteca Nazionale di Siena, entrambi musei in seguito divenuti autonomi, dove ha sviluppato un’ampia esperienza nella gestione e nella promozione museale. Ha curato mostre, partecipato a convegni e pubblicato articoli in particolare sull’arte e sulla grafica emiliana dal XVI al XVIII secolo.
“La mia volontà – conclude Elena Rossoni – è quella di costruire varie iniziative ed esposizioni al fine di portare avanti il lavoro sinora svolto, facendo diventare Palazzo Milzetti un punto di riferimento culturale sempre più radicato sia a livello locale che nazionale, arrivando al cuore di un pubblico ampio. Darò il mio personale contributo per l’approfondimento della conoscenza di entrambi gli importanti istituti museali a me assegnati, impegnandomi allo stesso tempo affinché diventino luoghi inclusivi ed aperti alle comunità”.