L’appuntamento conclusivo del progetto del Liceo Classico Dante Alighieri “Una mano lava l’altra” si è tenuto oggi al Caffè Letterario di Diaz. Presenti l’assessora alle Politiche e Cultura di Genere Federica Moschini, il Prefetto di Ravenna Castrese De Rosa, gli studenti e le studentesse delle classi quarte, la professoressa di lettere Busa, il professore di scienze Pancucci, oltre alle operatrici e alle socie di Linea Rosa.
L’obiettivo era presentare alla cittadinanza, accorsa numerosa all’incontro, il percorso formativo intrapreso durante l’anno grazie alla collaborazione tra scuola e Centro Antiviolenza.
In particolare, si tratta di un programma educativo di economia circolare, che presuppone l’insegnamento di principi di chimica per azioni di riuso e riciclo, ma che non tralascia gli aspetti solidali e i temi dell’inclusività e della parità di genere.
L’idea era di realizzare saponette vegetali con olio di girasole esausto, fornito dal ristorante Ca’ de Vèn, tramite il processo di saponificazione a freddo, con l’utilizzo di soda caustica, acqua demineralizzata, coloranti alimentari ed essenze profumate. Il materiale utilizzato per il packaging, riciclato al 100%, è stato ottenuto da bobine esauste di carta da imballaggio fornite dalla Smurfit Kappa di Massa Lombarda.
Un circolo virtuoso che non si limita ai principi della sostenibilità ambientale ma si apre al sociale poiché le offerte ricavate dalla distribuzione odierna del sapone sono state devolute a Linea Rosa ODV.
“Siamo molto contente di essere state coinvolte in questo bellissimo progetto che vede protagonisti uomini e donne di domani impegnati in azioni piccole ma davvero significative per il futuro del Pianeta”, commenta la presidente di Linea Rosa Alessandra Bagnara. “Il desiderio di unire il tema della violenza di genere ad un progetto di per sé già virtuoso – continua Bagnara – ci fa ben sperare nelle nuove generazioni. Durante quest’anno abbiamo organizzato due incontri formativi con questi/e ragazzi/e per lavorare sulla consapevolezza rispetto ai temi della violenza. L’obiettivo era concentrarsi su piccole azioni da mettere in pratica al fine di innescare quel cambiamento di prospettiva sociale necessario per concorrere a ridurre il gender gap. Il progetto Una mano lava l’altra è un grande risultato in questo senso”.