Oggi una delegazione istituzionale del Movimento 5 stelle, organizzata dal gruppo attivisti movimento 5 stelle Call to Action, è stata in visita ispettiva presso il porto di Ravenna.
“Le caratteristiche del Canale Candiano e le particolari condizioni ambientali fanno si che sabbia e altri sedimenti si depositano sul fondale rendendo difficile l’entrata in porto di alcune tipologie di navi. L’ innalzamento dei fondali ha cosi’ ridotto la possibilità di scambi e ridotto la movimentazione di merci con diminuzione di lavoro sia diretto che per l’indotto” ha affermato Cinzia Pasi.
“Nel mio intervento durante l’incontro di stamane ai Commissari, ai presenti , ai rappresentanti delle categorie interessate e semplici cittadini, ho sottolineato che il porto di Ravenna e’ sicuramente una importantissima realtà produttiva ma che certo non deve passare in secondo piano il contesto ambientale in cui il porto è collocato” ha continuato Pasi.
“Sviluppatosi in tutti questi anni, all’interno di una importantissima area umida SIC ZPS e protetta a livello europeo anche dalla Convenzione di Ramsar oltre che essere all’interno del Parco del Delta del Po é un importante polmone verde per nostra zona soffocata dallo smog.
Dobbiamo partire da questa opera di approfondimento per modificare il modus operandi e per tracciare una nuova linea .
Fino ad ora si scavava e i fanghi e sedimenti potenzialmente inquinati venivano depositati poi col tempo si sarebbe provveduto al loro trattamento…forse” si è espressa Cinzia Pasi.
“Nota la storia recente con sequestri ed interventi della magistratura. Ho chiesto ai rappresentanti del Governo di essere lungimiranti e di vigilare su gare ed appalti e attivarsi affinché nei bandi di assegnazione delle gare per gli interventi sia previsto fin da subito la caratterizzazione di tutti i sedimenti prelevati e prevedere primariamente la costruzione dell’impianto di trattamento degli stessi.
Importante anche l’elettrificazione delle banchine del porto che una normativa prevede debba avvenire entro il 2025. Ma si sa per ogni norma vi e’ possibilità di deroga. L’elettrificazione darebbe la possibilità alle navi attraccate di spegnere i motori che oggi al contrario restano accesi h24 e di fatto peggiorano la qualità dell’aria della nostra zona già assai critica.
L’ Energia elettrica non dovrebbe certo mancare in quanto presenti nei ben 2 centrali turbogas da oltre 800MW cadauna” ha concluso Cinzia Pasi.