“Una cittadella della didattica”: buon senso, educazione ambientale, alimentare e civica

0
94

“La natura è da salvare, da difendere, da amare. Questo l’uomo già lo sa, ma chissà cosa farà?”: cantando questa filastrocca i bambini dei due plessi della scuola dell’infanzia Buon Pastore dell’Istituto San Pier Damiano hanno accolto genitori, nonni ortolani, volontari di slow food che hanno voluto festeggiare con loro i nuovi orti; da quest’anno da uno saranno ben quattro. E novembre è appunto il mese in cui si festeggiano gli orti in tutt’Italia. Una rete di slow food educazione che coinvolge oltre 450 scuole in Italia che ogni quindici giorni si scambiano idee e progetti.

Primo taglio del nastro in via Patuelli – novanta bambini, sedici insegnanti, tre collaboratori, due cuoche e un aiuto cuoca – e a seguire nell’altra sede di via Pavirani con quarantadue bambini e nove insegnanti. Erano presenti la dirigente scolastica, Maria Guiati, l’assessora all’infanzia Livia Molducci e Angela Rosa, docente che da dieci anni segue il progetto orti slow food a scuola con grande tenacia e passione.

Le insegnanti referenti di plesso Paola Missiroli e Zaira Punzo hanno fatto gli onori di casa ed hanno espresso insieme ai loro bambini “la gioia di poter rientrare a far parte della comunità degli orti slow food a scuola”.

Guiati ha rilevato: “Per i bambini è una grande opportunità. Nell’orto si apprende il rispetto per la natura, s’impara ad attendere il tempo necessario affinché dalla semina si possa arrivare al raccolto. I bambini imparano a prendersi cura delle piantine, socializzano, si creano delle buone alleanze, lavorano tutti per un bene comune. Ogni bambino nella propria casa poi insegna qualcosa ai genitori”.

“Si è creata una buona intesa didattica tra i plessi dell’istituto comprensivo. Infatti, la scuola primaria Riccardo Ricci che da diciassette anni partecipa al progetto nazionale ha aiutato le scuole dell’infanzia ad avviare i nuovi orti. Slow Food Ravenna Aps – aggiunge la presidente Barbara Monti – ha donato i primi cassoni e il nonno ortolano Vincenzo Vespe li ha montati e riempiti di terra con le maestre e i bambini”.

I bambini alla presenza degli ospiti hanno festeggiato con canti e girotondi i loro orti ed hanno subito messo a dimora con i nonni e nonne i loro primi semini.

Contemporaneamente alla scuola Riccardo Ricci di via Cilla, le insegnanti Eleonora Riposati e Giorgia Ghirotti, insieme alle quarantasette colleghe, hanno guidato la regia della festa di 360 bambini che hanno realizzato delle bandierine per ricordare la festa degli orti sulle quali hanno scritto lo slogan NOI SIAMO NATURA che guiderà tutte le loro attività di quest’anno. Hanno seminato, come da tradizione, con l’aiuto dei nonni e nonne; hanno cantato la canzone “Noi siamo natura” ed hanno realizzato dei simpatici #arcimboldoinorto# partecipando così al concorso nazionale indetto da slow food educazione. Infine, hanno gustato una merenda sana con pane, olio e mangiato le mele offerte dall’Istituto Agrario “Luigi Perdisa” che da anni offre una collaborazione fattiva alla scuola.

Particolare soddisfazione ha portato a tutti la notizia che il cartone animato, realizzato a Ravenna, “I figli dei giganti verdi. In un vasetto di terra la storia Ravenna” farà parte del progetto nazionale di Slow Food, Noi siamo natura. Non c’era miglior modo che festeggiare la Festa nazionale degli alberi di domani. Il video è già disponibile per tutti sulla piattaforma Youtube di Slow Food Italia.

Ieri sera poi, ma solo per gli adulti, si è svolta la pizzata con prodotti di stagione, presso il ristorante Molinetto, che quest’anno ha visto la partecipazione straordinaria di oltre settantacinque persone.

“Un grazie speciale quindi – terminano Guiati e Monti – ai nonni e  alle nonne ortolane: Graziani Gigliola, Casadei Mauro, Morea Angela, Gaetano Michieletti, Angelino Tramonti, Gianni Boattini, Mancini Maria Teresa, Ragazzini Renata, Vanzi Tiziana, Gatti Stefania, Ines Molinari, Palmieri Marilena, Zanarini Mauro, Vespe Vincenzo, Zoli Sirio, e Paola Zerbinati. Soprattutto le nonne, mentre l’orto riposa, lavoreranno per preparare le buste di tela stampata per la festa di primavera”.