A quasi quattro anni dalla scomparsa dello scultore Mauro Mamini Ferucci, i familiari hanno sentito il desiderio di ricordare, anche se in modo parziale, questo artista che per decenni ha contribuito allo sviluppo artistico e culturale di generazioni di allievi, e questo grazie anche al suo trentennale insegnamento presso la Scuola Comunale Tommaso Minardi di Faenza. Attraverso le sue opere ha saputo comunicare il piacere di fare arte e, soprattutto, l’importanza di amare l’arte e la bellezza.
La mostra sarà inaugurata l’1 aprile, alle 17.30, alla Bottega Bertaccini. Racconterà gli ultimi anni di attività dello scultore, un grato omaggio a Mauro Mamini Ferucci, artista individualista e fondamentalmente libertario che ha messo in pratica con costanza, per più di 40 anni, il suo personale cammino filosofico, pittorico e materico. La presentazione sarà curata da Roberto Fabbri.
Mauro Mamini Ferucci (1950-2019) compie i primi studi artistici presso la Scuola di Disegno e Plastica “Tommaso Minardi” a Faenza, sotto la guida degli insegnanti Morigi, Matteucci, Gaeta. Si diploma al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti di Bologna, prima in pittura, poi in scultura (con maestri Cleto Tomba, Ilario Rossi, Pompilio Mandelli, Quinto Ghermandi). Dal 1976 al 2008 insegna Disegno, Storia dell’Arte e Scultura presso la stessa “Minardi” di Faenza. Nel 1981 fonda a Faenza l’Associazione Artistica “Aut Art”, promotrice di dibattiti, incontri d’arte e mostre. Dal 1992 al 1996 dirige e conduce la rubrica “Punto Arte” in onda su Tele 1 Faenza, basata su interviste ad artisti italiani e stranieri che operavano nel territorio faentino. Nella sua lunga carriera artistica ha ottenuto diversi riconoscimenti, tutti fuori dalla sua città, fra cui un primo premio a Clermont Ferrand (Francia) nel 1986. Nel 2012 rappresenta l’Italia con il gruppo invitato dall’Unione Europea “Artisti over 50” al Festival Internazionale Sommerwerft a Francoforte (Germania). Opere di Mauro Mamini Ferucci si trovano in diverse collezioni e musei in Italia, in Europa (Francia, Grecia, Spagna) e in paesi extraeuropei, tra cui il Brasile, in particolare presso il Consolato Generale d’Italia a San Paolo e presso l’Istituto Italiano di Cultura della stessa città.
La mostra resterà aperta fino a sabato 29 aprile nei seguenti orari: 9-12.30 / 15.30-19.30, chiuso domenica e lunedì mattina.
Sabato 29 aprile alle ore 17,30, a conclusione della mostra, Lettura di poesie di Anna Maria Carroli. Introdurrà Annalisa Valgimigli.