Un romagnolo doc considerato tra i pivot più interessanti della categoria. Si presenta con un’ottima nomea Giacomo Filippini, nuovo centro di gravità del quintetto della Rekico, chiamato a catturare rimbalzi e a segnare canestri. Uno dei punti di forza di Filippini oltre alla fisicità e alla presenza sotto i tabelloni sono infatti le qualità offensive, affinate negli ultimi anni con un duro lavoro, tanto che oltre a segnare da sotto i tabelloni, ha anche una buona mano da tre punti come dimostra il 22/67 dai 6,75 dell’ultimo campionato. Il PalaCattani non vede l’ora di vederlo all’opera.
Nato a Lugo il 25 settembre 1991, Filippini è un pivot di 203 cm con una lunga carriera in giro per l’Italia. Inizia a giocare a pallacanestro nel Massa Basket 1947 completando poi il percorso delle giovanili a Budrio, dove viene aggregato alla prima squadra (militante in serie B) nella stagione 2010/11, annata in cui veste anche i colori della Virtus Medicina in C2 grazie al doppio tesseramento. Stessa situazione che vive nel 2011/12 dividendosi tra Fortitudo 2011 Bologna (Legadue) e Nuova Estense Basket Budrio (C Regionale). Nell’estate del 2012 si trasferisce alla Virtus Medicina in C Regionale, concludendo poi il campionato in Legadue nell’Andrea Costa Imola. Le sue ottime prestazioni lo inseriscono nel taccuino dei dirigenti della Cestistica San Severo, storica società che decide di puntare su di lui per rilanciarsi nei campionati nazionali.
In Puglia vince la serie C Regionale nel 2013/14 volando in C Nazionale dove gioca nel 2014/15. In questa stagione incrocia per la prima volta i Raggisolaris nella Coppa Italia disputatasi a Rimini, in una accesissima semifinale vinta negli ultimi minuti da San Severo. Nel 2015/16 si riavvicina a casa firmando con la Virtus Imola (C Gold) poi sposa il progetto del Basket Lugo vincendo la C Gold nel 2016/17 e restando anche in serie B nell’annata successiva, dove ritrova la Rekico, e conquista la salvezza nei play out ai danni dei Crabs Rimini. Nel 2018/19 è ancora nel girone dei Raggisolaris, ma questa volta con la Virtus Padova, mentre nella scorsa conclusasi in anticipo gioca a Vigevano in serie B, chiudendo con 12 punti e 6.8 rimbalzi di media in 22 gare.
“I Raggisolaris mi hanno presentato un ottimo progetto – spiega Filippini – ed inoltre ho avuto la possibilità di ritornare a giocare vicino a casa: è stata dunque un’offerta che ho colto al volo. Faenza è sempre stata una piazza importante e anche da avversario me ne sono reso conto, vedendo soprattutto il suo tifo. Sono molto motivato da questa avventura e anche parlando con Serra ho capito che c’è tanto entusiasmo e le migliori basi per poter disputare una buona stagione”.
Sei un pivot con licenza di tirare: descriviti come giocatore.
“Mi ritengo il classico centro che gioca spalle a canestro e il pick and roll, ma nel corso degli anni grazie al lavoro sono riuscito a muovermi meglio in post basso e ad avere maggiore pericolosità perimetrale: ora infatti tiro anche da fuori e da tre punti. La cultura del lavoro è stata alla base della mia crescita e devo ringraziare gli allenatori che ho avuto per avermela trasmessa, permettendomi prima di diventare un pivot da C Gold e poi di crescere fino a ritagliarmi il mio spazio anche in serie B. Penso che la mia qualità maggiore sia proprio la voglia di migliorarmi giorno dopo giorno”.
Curioso il tuo rapporto con Serra: ti ha già allenato pur se non è mai stato il tuo ‘coach ufficiale’.
“Quando ero a Lugo, data la collaborazione che c’era con la Pallacanestro 2.015 Forlì, spesso andavo con Presentazi e Tinsley ad allenarmi con loro e il vice era proprio Serra. In quelle occasioni ha avuto modo di vedermi in allenamento poi ci siamo risentiti poco tempo fa e mi ha detto ‘Non dovrò mica convincerti a venire a giocare a Faenza?’. In effetti c’era poco da pensare: tanti amici ed ex giocatori che erano stati nei Raggisolaris mi avevano parlato benissimo della società e di come si stava a Faenza e non ho mai avuto dubbi sulla mia scelta”.
Cosa ti aspetti dalla prossima stagione?
“Di sicuro sarà un’annata anomala a causa di ciò che è accaduto nei mesi scorsi, ed infatti ad oggi non sappiamo ancora quando ritorneremo ad allenarci, ma credo che avremo lo spirito giusto per fare bene: sono convinto che ci divertiremo”.