Negli ultimi anni il percorso nascita sul territorio di Ravenna è notevolmente cambiato, mettendo a disposizione dei futuri genitori numerosi servizi un tempo non previsti all’interno della sanità pubblica. Si è inoltre strutturata e rafforzata una collaborazione fra i Consultori Familiari e il Punto nascita Ospedaliero. Dei 1430 nati all’ospedale di Ravenna nel 2023, ad esempio, oltre il 60% sono stati seguiti dal consultorio. Da qualche anno è possibile la diagnosi prenatale attraverso l’ecografia morfologica e presto mediante il test NIPT. Le complicanze da cesareo sono ben sotto la media nazionale. L’analgesia peridurale ha toccato il 42% dei parti grazie alla formazione di un gruppo di lavoro. Ai cesarei possono assistere anche i padri, sono possibili il parto in acqua, la cromoterapia e l’aromaterapia. Sono aumentati i percorsi di assistenza psicologica e i sostegni alle coppie. In un incontro con la stampa l’Ausl Romagna ha voluto spiegare come si è evoluto in questi anni l’intero percorso
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