La Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia-Romagna organizza, nelle giornate di sabato 26 e domenica 27 marzo 2022, al Museo Civico di Scienze naturali di Faenza, un convegno di studi multidisciplinari dedicato alla Grotta e al Sistema Carsico del Re Tiberio.
Nel corso del convegno, aperto a tutti, saranno presentate, in anteprima, le ultime scoperte in campo archeologico, storico, naturalistico e speleologico che riguardano la più importante e conosciuta grotta dell’intera Vena del Gesso.
Questa cavità, grazie alle impegnative esplorazioni effettuate per decenni dai gruppi speleologici romagnoli, ha uno sviluppo complessivo che supera i 5 chilometri ed è in predicato di divenire, assieme alle altre grotte della Vena del Gesso, Patrimonio dell’Umanità UNESCO
“Purtroppo, da oltre 60 anni, viene mutilata dall’incombente cava di Monte Tondo che, con il prosieguo dell’attività estrattiva, distrugge i sui pozzi, le sue gallerie, le sue splendide concrezioni e altera irreversibilmente il percorso dei numerosi torrenti che vi scorrono all’interno, abitati da una fauna di invertebrati assolutamente unica. Anche i primi metri della grotta, di rilevante interesse archeologico e vocati alle visite turistiche, sono al momento inagibili, causa l’instabilità della soprastante parete gessosa. Parete che in passato (1960) è stata alterata dagli scarichi della cava” segnala la Federazione Speleologica.
L’auspicio della Federazione Speleologica Regionale nell’organizzare questo convegno di studi è che “la distruzione di questa splendida grotta possa quanto prima cessare per lasciare posto a nuove esplorazioni speleologiche e ad altri studi in grado di rivelare i tesori ancora nascosti dentro la montagna di gesso che ospita la cavità, prima che questa subisca altre distruzioni. Lo spirito del convegno, innanzi a problematiche tanto urgenti e controverse è quindi di approfondimento e di coinvolgimento degli speleologi, degli studiosi e dei ricercatori affiliati alle Università e alle Soprintendenze regionali che, nel corso degli anni, si sono dedicati a ricerche e studi multidisciplinari nella Vena del Gesso romagnola”
La giornata di sabato, con inizio alle ore 9.00 e prosecuzione nel pomeriggio a partire dalle ore 14.00, è dedicata ai relatori con interventi che spaziano dalla geologia al carsismo, dalla biologia all’archeologia e alla storia.
La giornata di domenica prevede una visita guidata a Sasso Letroso, cioè non lontano dalla Grotta stessa, al momento inagibile, e dalla cava di Monte Tondo.