Martedì 7 maggio si è svolto nel Salone estense della Rocca di Lugo l’incontro pubblico dal titolo «Bassa Romagna chiama Europa» organizzato dal Servizio Europa e progettazione strategica dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna.
A un anno di distanza dall’alluvione che ha colpito la Romagna, nell’ambito delle celebrazioni per la Giornata dell’Europa del 9 maggio e del Festival dello sviluppo sostenibile al via in tutta Italia, il convegno voleva sensibilizzare sul ruolo dell’istituzione comunitaria nella risposta alla crisi climatica, raccogliendo testimonianze di resilienza del territorio.
Strategie e politiche europee, ma anche piani e progetti locali che dialogano le une con gli altri per la prevenzione e la gestione delle emergenze sono stati al centro dell’intervento del direttore generale dell’Unione, Marco Mordenti, e della responsabile del Servizio Europa e progettazione strategica, Valentina Caroli.
Dopo l’introduzione del meteorologo Ampro Pierluigi Randi, che ha fornito alla platea numeri e concetti del cambiamento climatico, la parola è stata lasciata alla delegazione presso l’Ue della Regione Emilia-Romagna. La rappresentanza regionale a Bruxelles, che svolge un ruolo chiave per la partecipazione dei territori alle politiche e alle opportunità europee, ha ribadito il proprio supporto alle Amministrazioni locali, come l’Unione della Bassa Romagna, nel raccordarsi con le istituzioni comunitarie anche durante le avversità.
Gli interventi da Bruxelles di Stephane Comberiati e Gian Marco Desogus, del Centro di coordinamento della risposta alle emergenze (Ercc) della Commissione europea, hanno restituito ai presenti una panoramica del meccanismo europeo di Protezione civile e del fondo europeo per le emergenze – strumenti messi a disposizione dall’Unione europea agli Stati membri in situazioni di criticità e attivati proprio in risposta all’evento alluvionale di maggio 2023. Una testimonianza diretta e qualificata che ha messo in luce l’importanza della solidarietà europea in tempi di crisi, confermata anche dai video-messaggi di saluto e vicinanza giunti dai capisquadra degli High-capacity pumping modules provenienti da Francia, Slovenia e Slovacchia e intervenuti nel ravennate.
I contributi di carattere europeo hanno poi lasciato spazio alle esperienze di chi, un anno fa come oggi, opera nella gestione delle emergenze: Cristiano Cozzi, dirigente dell’Area sicurezza integrata e Protezione civile del Comune di Milano; Mauro Spadoni, dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile – Ufficio territoriale di Ravenna; Claudio Mercuriali, presidente del coordinamento per la Provincia di Ravenna delle associazioni di volontariato di Protezione civile; David Minguzzi, Servizio Protezione civile dell’Unione della Bassa Romagna.
L’ultimo intervento di Alice Dosi, Servizio Ambiente ed energia dell’Unione, ha invece illustrato alla platea i progetti già messi in atto e quelli futuri in tema di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. Al termine dell’evento i saluti istituzionali del Prefetto di Ravenna Castrese De Rosa.