Un albero per il futuro, il progetto del Ministero della Transizione Ecologica e dei Carabinieri della Biodiversità per creare un bosco diffuso assieme alle scuole italiane, ha fatto tappa martedì 23 novembre all’Istituto Berti di Bagnacavallo dove, con le classi V B della primaria e III A della secondaria di primo grado, è stato piantato un piccolo olmo.
Insieme al dirigente scolastico Moreno Folli sono intervenuti la vicesindaca Ada Sangiorgi, l’assessora all’Ambiente Caterina Corzani e l’assessore ai Lavori Pubblici Vilio Folicaldi, i quali si sono soffermati sulla grande importanza di un atteggiamento rispettoso nei confronti dell’ambiente da parte di tutti noi, a vantaggio in particolare proprio delle generazioni più giovani, che adesso frequentano le scuole. Due militari della Stazione Carabinieri Forestale di Bagnacavallo, oltre a entrare nel merito del progetto, hanno poi messo a dimora la piantina di olmo, specie autoctona.
«Il nostro impegno – viene spiegato nel sito Un albero per il futuro – sarà ripagato da un risparmio di anidride carbonica nell’aria: 50mila alberi tratterranno già nei primi 10 anni di vita alcuni milioni di Kg di CO2. Gli alberi, infatti, sono in grado di contrastare efficacemente l’inquinamento atmosferico con un costo decisamente inferiore ad altri rimedi non naturali. La piattaforma web ci mostrerà la distribuzione dei nostri alberi e la conseguente riduzione di anidride carbonica.»
Il progetto prevede inoltre incontri in classe e visite ai centri scoperta dei Carabinieri della Biodiversità.