Un regalo di Natale arrivato in leggero ritardo, ma quantomai gradito per tutte le donne di Lugo e dintorni: si tratta dell’ecotomografo di ultima generazione del valore di circa 30.000 euro che, nella mattinata di lunedì 8 gennaio, è stato consegnato presso il Centro di Prevenzione Oncologica (CPO) dell’Ospedale “Umberto I” dai rappresentanti di Istituto Oncologico Romagnolo (IOR) e Lega Italiana per la Lotta ai Tumori (LILT) di Ravenna. Una grande gioco di squadra tra due realtà che condividono la stessamission ma che, non per questo, vivono la propria attività con competitività: al contrario, mai come in questa situazione è davvero il caso di affermare che l’unione ha fatto la forza. E farà anche la differenza: l’ecotomografo è stato richiesto dal CPO di Lugo per «accompagnare la donna dalla diagnosi, alla microbiopsia per tipizzazione istologica, alla localizzazione preoperatoria ed al follow up: quindi, per tutta la vita», come si legge nel documento di richiesta redatto dalla responsabile della Unità Operativa del presidio ospedaliero di Lugo e Faenza, la dott.ssa Elisa Bucchi.

Il principale vantaggio di questi macchinari di nuova generazione, dunque, è sicuramente quello diindividuare lesioni microscopiche, in fase molto precoce, cosa che aumenta di molto le prospettive di guarigione di chi scopre di soffrire di un tumore al seno. Peraltro, l’ecografia concede numerosi vantaggi in fase di screening rispetto alla sola mammografia: permette di studiare in profondità la ghiandola tipicamente più densa nelle donne in età pre-menopausa, nonché di approfondire aree poco visibili come per esempio il cavo ascellare, il solco sottomammario, la sede retroareolare e le stazioni linfonodali. Per questo motivo vari studi scientifici sono concordi nel ritenere l’associazione di queste pratiche diagnostiche la strategia che permette di aumentare maggiormente la precisione dei test,che a volte può addirittura raggiungere il 100% didetection rate. Inoltre, grazie all’utilizzo di un ecografo di ultima generazione, è possibile studiare anchedonne con disabilità, che vengono spesso escluse dallo screening mammografico poiché non in grado di mantenere la postura eretta, o l’immobilità per alcuni minuti e quindi tecnicamente non in grado di eseguire un esame che necessita un posizionamento con compressione della ghiandola mammaria (talora dolente) e mobilità degli arti superiori.

Insomma, un bel passo avanti per un reparto, il CPO di Lugo, la cui attività si rivolge a circa 23000 donne in età di screening. Il Direttore Generale dello IOR, Fabrizio Miserocchi, ci ha tenuto a specificare come «ciò che celebriamo stamattina non è esclusivamente la consegna di un macchinario che farà la differenza in termini di diagnosi precoce e prevenzione, ma anche la dimostrazione dicosa si può fare quando le realtà no-profit del territorio decidono di collaborare e fare squadra. Spero che questo modello verrà replicato nel prossimo futuro anche da altre organizzazioni: mai come in questo periodo uno dei patrimoni più importanti che abbiamo,la nostra sanità pubblica, va aiutato, tutelato e salvaguardato affinché superi il periodo di crisi che vive. È stato un grande piacere per noi fare squadra con LILT Ravenna a beneficio delle donne del territorio. Il fatto che questa donazione vada al Centro di Prevenzione Oncologica della dott.ssa Bucchi è un’ulteriore soddisfazione: insieme agli avanzamenti della ricerca, l’introduzione e il buon funzionamento dei test di screening sono tra le principali ragioni per cui in Romagna possiamo vantare delle percentuali di sopravvivenza, per il tumore al seno, tra le più alte in Europa, che sfiorano il 90% a 5 anni. L’Ospedale “Umberto I” di Lugo può vantare d’altronde delle eccellenze umane e professionali: oltre al rapporto di reciproca collaborazione che abbiamo in essere con il reparto di Oncologia, guidato dal dott. Claudio Dazzi, recentemente abbiamo potuto consegnare un altro dispositivo, un lettino di statica, al dipartimento di Medicina Riabilitativa, cui afferiscono anche tante persone con diagnosi di tumore, specie dopo aver subito un intervento. Quando questa struttura, quindi, manifesta delle esigenze, ci sentiamo sempre in dovere di rispondere presente, anche per restituire al territorio della Bassa Romagna quella grande fiducia che da sempre ci riconosce».

«Con la donazione congiunta IOR e LILT dell’ecografo alla Prevenzione Oncologica di Lugo – dichiara la prof. Laura Baldinini Senni, Presidente della LILT Provinciale di Ravenna – raggiungiamo l’altro grande obiettivo che ci eravamo preposti per l’anno 2023. Il 25 novembre scorso abbiamo donato l’auto all’Hospice e alle cure palliative domiciliari. Il Mese Rosa e la Senologia di Lugo sono da sempre al centro dell’attenzione della LILT di Ravenna e dei cittadini, che hanno dato il loro prezioso contributo tramite la partecipazione a varie iniziative come il Burraco, Aperipranzi, Paellate, “Quadri per la Prevenzione” e il Musical di Natale, tenutosi giovedì 21 dicembre al Teatro Moderno di Fusignano e che il Centro Studi Danza hadedicato alla realizzazione dei nostri progetti. Il CPO di Lugo è stato tra i primi ad avere un ecografo: vogliamo che continui ad essere all’avanguardia, considerata la bravura dei suoi operatori, guidati dalla dr.ssa Elisa Bucchi.Particolarmente gradita è la condivisione con lo IOR, a conferma che l’avversario è il tumore, non certo un’associazione che lotta per il medesimo obiettivo. È sulla base di questo principio che abbiamo sempre splendidamente collaborato con il caro  Rositano Tarlazzi e proprio l’acquisto dell’ecografo di ultima generazione è stato l’ultimo obiettivo su cui stavamo collaborando prima della sua dolorosa, prematura scomparsa. Tano dal cielo oggi è molto felice di vederci qui riuniti».

Nel corso della cerimonia hanno anche preso parola la dott.ssa Dolores Santini, Direttrice dell’Unità Operativa Complessa Centro di Prevenzione Oncologica di Ravenna, e la dott.ssa Elisa Bucchi, Responsabile del Centro di Prevenzione Oncologica del presidio di Faenza e Lugo. La prima ha sottolineato come «il tumore al seno sia una patologia sempre in agguato, che purtroppo sta aumentando come incidenza: è perciò importantissimo per noi usare apparecchiature all’avanguardia. L’ecografo ci permette in particolare di andare a fare diagnosi precoce anche nelle fasce d’età al di sotto di quella coinvolta nello screening, individuando lesioni in ragazze giovani che magari con una mammografia non riusciremmo a cogliereoppure facendo approfondimenti su quelle donne che vengono richiamate perché abbiamo alcuni sospetti. Grazie quindi a IOR e LILT Ravenna per questa donazione che ci permetterà di lavorare al meglio per la popolazione, e grazie ovviamente ai tanti donatori che sostengono queste belle realtà ogni giorno». Anche la dott.ssa Bucchi ha dimostrato grande apprezzamento «per questo bell’esempio di collaborazione tra associazioni vicine alla nostra causa. La differenza come sempre la fanno le persone: quando abbiamo capito che non c’era budget per l’acquisto di un nuovo ecografo ci siamo messi in contatto subito messi in contatto in primis con la dott.ssa Laura Baldinini Senni e con il dott. Enrico Flisi, della LILT Ravenna, che conosciamo benissimo e con cui abbiamo condiviso vari progetti, e poi con il Direttore Generale IOR, Fabrizio Miserocchi: abbiamo trovato da tutti estrema disponibilità e porte spalancate. Credo si tratti di un traguardo eccezionale quello che celebriamo oggi, e anche un po’ insperato: in un territorio profondamente scosso dall’alluvione, temevo che le persone in questo momento avessero altre priorità e problemi da risolvere. Invece ancora una volta gli abitanti della Bassa Romagna hanno dimostrato una sensibilità unica verso la tematica della prevenzione oncologica e della diagnosi precoce. È anche grazie alle associazioni di volontariato s epossiamo garantire, tramite l’utilizzo di macchinari sempre all’avanguardia, un tasso di sopravvivenza per le diagnosi di tumore al seno che arriva al 90% per tutte le fasce d’età».