Parla Giuseppe Conte. Dopo nuovi dati negativi sui contagi e sui decessi. E dopo un pressing arrivato da Regioni, sindacati e dall’opposizione per una ulteriore stretta del governo. Lo fa, in diretta Facebook, per un aggiornamento sull’epidemia. Per annunciare nuove misure contro il coronavirus. Prima ha incontrato le forze sociali (sindacati e piccole imprese hanno chiesto lo stop di tutte le attività industriali non strategiche). Poi ha visto i capi delle delegazioni dei partiti al governo. “Questa è la sfida più difficile dal dopoguerra”, premette. E poi annuncia: .
“Chiuderemo tutte le attività produttive non cruciali. Ma restaranno aperti supermercati, alimentari, farmacie e parafarmacie. E i servizi essenziali saranno garantiti”. Poi raccomanda: “Invito tutti a mantenere la calma, no ad accaparramenti”.
Le nuove misure scatteranno da lunedì 23 marzo: a quanto si apprende, non rientrano nelle chiusure le edicole, i benzinai, i media e le tabaccherie.