Il Covid-19 ha dimostrato le fragilità di un sistema sanitario e socio assistenziale da adeguare alle reali esigenze del tempo e la necessità di garantire adeguate risposte di valorizzazione e di migliori condizioni di lavoro agli operatori e ai professionisti del settore.

La UILFPL ha da diverso tempo evidenziato numerosi temi di estremo interesse per il personale dipendente dell’Azienda USL della Romagna sollecitata ad avviare un serrato e rispettoso confronto con le Organizzazioni Sindacali finalizzato all’individuazione di soluzioni alle diverse problematiche oramai note.

Nonostante ciò, si continua a registrare un’impasse non più giustificabile che alimenta tra le fila del personale dipendete stanchezza, frustrazione e mal contento.

Organici, gestione e fruizione degli istituti contrattuali (ferie, permessi, congedi), gestione assenze improvvise, carichi di lavoro, precariato, gestione assegnazioni, definizione sviluppo e valorizzazione professionale, mobilità, part-time, sostegno alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro sono solo alcuni dei temi che richiedono una priorità nel confronto tra Sindacato e Azienda che purtroppo stenta a decollare.

La UILFPL ha sempre dimostrato di prediligere il dialogo, pronta come sempre a fare la sua parte, impegnandosi con serietà per l’elaborazione di proposte così come ha dimostrato grande senso di responsabilità il personale dipendente. Tuttavia, oggi è il datore di lavoro tenuto a garantire in tempi adeguati delle risposte tangibili. La realtà infatti è evidente a tutti; elogi e applausi non possono più bastare a fronte dei continui sacrifici richiesti alle lavoratrici e ai lavoratori oramai duramente provati da lunghi anni di tagli lineari a scapito della sanità e di una devastante crisi pandemica non ancora del tutto superata.

Questa situazione se non adeguatamente governata genererà inevitabilmente tensioni e contrapposizioni.