La UIL di Ravenna accoglie con piacere l’approvazione da parte del consiglio comunale di Ravenna della mozione: “Ravenna, città dell’energia e dell’innovazione, sede del sistema di imprese rivolte all’off-shore più importante e qualificato del Paese”.
La UIL sostiene da sempre la necessità di uscire dalla moratoria che negli ultimi anni, di fatto, ha bloccato ogni prospettiva di investimento nel settore dell’OIL&GAS.
L’emergenza “caro bollette” che sta investendo il nostro paese ci obbliga a compiere un ulteriore sforzo nella direzione ineludibile dell’aumento della produzione del gas nazionale finalizzato a sostituire i miliardi di metri cubi che importiamo a costi altissimi dall’estero.
La situazione già pesante fin dalla fine del 2021, si è ulteriormente aggravata con lo scoppio dell’insensato conflitto armato scatenato dalla Russia con l’invasione dell’Ucraina.
Oggi non è più rinviabile una pianificazione strategica celere che deve porsi l’obbiettivo del raddoppio, in tempi rapidi, della produzione di gas nazionale e questo risultato non può prescindere dalla ripresa delle estrazioni nei pozzi al largo delle nostre coste immediatamente riattivabili e anche al rilascio di nuove concessioni.
Dobbiamo immediatamente “sbloccare” le attività estrattive nei giacimenti esistenti e gli investimenti per le infrastrutture necessarie a raggiungere lo scopo dell’aumento della produzione.
Ben vengano i progetti di fotovoltaico, eolico, solare offshore e produzione di idrogeno, ma nel frattempo, ancora una volta, risulta evidente che per una transizione energetica credibile non è possibile rinunciare al gas ravennate e nazionale.