Al di là della polemica politica sollevata dal Consigliere Veronica Verlicchi sul tema delle idoneità dei dipendenti del Corpo della Polizia Municipale di Ravenna e della correttezza dei dati forniti alla Consigliera, la UIL FPL intende sottolineare che, una volta stabilito il numero complessivo e percentuale degli operatori con limitazione dello svolgimento ad attività esterne, sarebbe stato più riguardoso nei confronti degli operatori coinvolti evitare di entrare nel dettaglio delle patologie certificate.
Infatti, così facendo, magari con la malcelata intenzione di esprimere un giudizio sulla effettività delle limitazioni stesse, si è incorsi a nostro avviso nell’errore di puntare il dito sui singoli lavoratori creando disagio fra tutto il personale che svolge comunque una attività interna agli uffici per servizio a prescindere da una qualche limitazione.
Detto questo la vicenda evidenzia altresì che non ostante le limitazioni certificate, anche questo personale, con disponibilità e spirito collaborativo, accorre in aiuto dei colleghi “esterni” nei momenti più critici, svolgendo mansioni, magari meno gravose, ma non meno importanti e qualificanti, proprie del Servizio al quale appartengono.
In conclusione la UIL FPL evidenzia alla politica locale l’opportunità di guardare alle attività del personale del Comune di Ravenna, che sostiene l’efficienza dei servizi prestati ai cittadini con abnegazione e senso del dovere, peraltro mediamente sotto organico, con più rispetto e soprattutto con una relazione più diretta alla funzionalità generale dei diversi servizi a favore dei cittadini, evitando di entrare a piedi pari nell’organizzazione degli stessi, per quali i contratti nazionali di lavoro e le normative di riferimento prevedono altri soggetti ed altre responsabilità.