L’Ufficio Studi di Confartigianato Emilia-Romagna ha realizzato e diffuso una nuova rilevazione congiunturale dedicata – in occasione delle festività natalizie e di fine anno – all’artigianato alimentare ed alle eccellenze del food della nostra regione.
Nello studio (allegato) si trovano i numeri chiave dell’alimentare a vocazione artigiana: 1,3 miliardi di euro di spesa alimentare delle famiglie emiliano-romagnole a dicembre; 6.833 imprese artigiane di alimentare, bevande e ristorazione, pari all’1,8% delle imprese totali dell’economia regionale e al 6,6% dell’artigianato emiliano-romagnolo; 27mila addetti nelle imprese artigiane di alimentare, bevande e ristorazione, pari all’1,7% degli addetti totali dell’economia regionale e al 9,9% degli addetti dell’artigianato regionale; l’Emilia-Romagna è la 2^ regione per esposizione sui mercati esteri per alimentari e bevande; sono 8,8 miliardi gli euro dell’export emiliano-romagnolo di alimentare e bevande (ultimi 12 mesi a giugno 2024): il 10,6% delle esportazioni manifatturiere e il 5,8% del valore aggiunto regionale; +5,3% export alimentare e bevande nei primi 6 mesi del 2024 su base annua; 1^ regione per numero di prodotti alimentari di qualità riconosciuti dai marchi Dop, Igp e Stg; 1^ regione per valore aggiunto della filiera agroalimentare, pari al 12,5%. Ravenna è tra le provincie virtuose in Italia nell’export alimentare.
‘Sono numeri che fotografano l’importanza strategica di un settore fondamentale della nostra economia – è il commento di Tiziano Samorè, segretario provinciale di Confartigianato della provincia di Ravenna – perchè ovviamente a questi dati vanno uniti quelli relativi all’indotto, che va dalle aziende produttrici di impianti e macchinari per la lavorazione, per la conservazione, il packaging, ai servizi. Inoltre, si tratta molto spesso di produzioni che hanno un’identità ben definita, impossibili da delocalizzare proprio perchè radicate a tradizioni e al nostro territorio.
Ognuno di noi deve essere orgoglioso di questi dati, delle aziende e degli imprenditori che portano avanti queste tradizioni, garantendo posti di lavoro e sviluppo. Come Confartigianato, ogni giorno a fianco di queste aziende, chiediamo alle Istituzioni e alla politica di prenderne atto e non dimenticarsene mai, perchè questa è la forza del nostro Paese, che non deve mai essere sacrificata per miopi scelte burocratiche che privilegiano grandi e asettiche produzioni standardizzate, o mortificanti dazi frutto di scaramucce politiche’.