Tutti e sei i pulli di fratino di Lido di Dante sono sopravvissuti. “Il merito va tutto ai divieti imposti dai Carabinieri per la Biodiversità (ex Forestale) e all’azione dei volontari che hanno accudito e presidiato giorno per giorno le nidiate” secondo Ravenna in Comune.
“Da oggi, ad involo avvenuto, sarà di nuovo possibile la fruizione da parte dei bagnanti. Grazie agli stessi volontari che dalle 5.45 di questa mattina hanno pulito la spiaggia precedentemente chiusa per consentire la nidificazione. A loro, e solo a loro, un grandissimo ringraziamento da Ravenna in Comune per il prezioso aiuto fornito anche quest’anno per preservare questa specie protetta”.
La questione del fratino di Lido di Dante viene qui però utilizzata dal movimento politico per criticare l’amministrazione comunale: “Il tutto spicca ancora di più considerando “l’ambiente” ravennate particolarmente sfavorevole all’interazione uomo-animale “grazie” (anche) all’azione dell’Amministrazione Comunale. Non si è visto certo un approccio diverso a seguito dell’introduzione dell’Assessorato ai diritti degli animali. In questi cinque anni le vicende dei daini di Classe, dei pavoni di Punta Marina, dei castorini del Parco Teodorico e dell’avifauna della Valle della Canna costituiscono tutti esempi (negativi) lampanti”.
“Lasciamo pertanto ad elettrici ed elettori la valutazione sulla credibilità del programma della lista dell’assessore Gianandrea Baroncini (Ravenna Coraggiosa di cui peraltro è capolista) intitolato: Biodiversità, cultura animalista, benessere animale, nuova cultura alimentare sostenibile” sottolinea Ravenna in Comune. “Recita: Crediamo sia opportuno che cresca nella nostra comunità una moderna e scientifica sensibilità animalista, di generale rispetto verso le altre specie viventi.
Se le parole si misurano dalle azioni, per parte nostra una opinione ce la siamo fatta”