E’ stato pubblicato il rapporto del Cor-Renam Emilia-Romagna con i dati del registro mesoteliomi aggiornati al 30 giugno 2023.
Nel report, dal titolo ‘Il mesotelioma maligno in Emilia-Romagna: incidenza ed esposizione ad amianto’, i dati del 2022, ancora in via di definizione, registrano il dato di 140 casi di mesoteliomi da esposizione pregressa all’amianto, vengono inoltre registrati 57 nuovi casi nel primo semestre dell’anno.
Questo l’andamento delle medie quinquennali: (1997-2001) media 81,8 casi anno; (2002-2006) media 113 casi anno; (2007-2011) media 130,8 casi anno; (2012-2016) media 150,2 casi anno; (2017-2021) media 152,6 casi anno; Al 30 giugno 2023, sono stati archiviati 4.182 casi, tra cui 196 sospetti, risultati alle successive indagini non mesoteliomi e 3.986 mesoteliomi maligni. Tra questi, 107 risultano incidenti in epoca anteriore al gennaio 1996, data di inizio della rilevazione dell’incidenza su base regionale, e 458 diagnosticati in persone non residenti in regione. L’analisi dei dati, pertanto, è stata condotta sui 3.421 casi di mesotelioma maligno incidenti in cittadini effettivamente residenti in Emilia-Romagna alla data della diagnosi.
Nel report si osserva che il tasso di incidenza dei casi di mesotelioma (su 100.000 popolazione statistica Italia 2000) considerando l’ultimo quinquennio 2017-2021 rimangono a livelli alti: 3,8 per gli uomini, 1,1 per le donne. In particolare, in territori come Reggio Emilia (uomini 5,6, donne 2,2), Parma (uomini 4,2, donne 1,5), Piacenza (uomini 5,1), Ravenna (uomini 4,8) fanno registrare tassi di incidenza più alti (1996-2022) rispetto alla precedente rilevazione (1996-2021).
Il mesotelioma maligno conferma, anche in Emilia-Romagna, le sue caratteristiche di tumore raro, ma con aumento costante dell’incidenza, in entrambi i generi, dal 1996: la punta massima è stata registrata nel 2016 con 160 soggetti, seguita da un tendenziale calo fino al 2020 (143) per poi risalire a 159 casi nel 2021, ultimo anno ad incidenza completa. (Ansa)