Davvero sconcertante, indecente quello che è successo ieri sera 27 u.s. durante la riunione del Comitato Cittadino di Porto Fuori. Ho posto all’attenzione del direttivo l’inopportunità di organizzare, da parte del Pd locale, la festa dell’unità che si terrà per alcuni giorni nella prima settimana di settembre. Nonostante i protocolli sanitari e l’evidente picco di positivi Covid nella nostra città, i signori del partito con l’innata prepotenza tirano dritto su questa decisione. Ho ch iesto al presidente Ravaioli Giorgio di recapitare al Pd di Porto Fuori una nota di dissenso a questo evento, sopratutto per l’alta percentuale di anziani che possono partecipare, anziani più vulnerabili e sicuramente a rischio. Visto che l’accesa discussione non trovava da parte del presidente un punto d’incontro, ho chiesto a tutti i Consiglieri un parere per capire la loro posizione. La votazione, dopo un giro di opinioni, ha visto 4 Consiglieri ( il sottoscritto, Lassandro, Fucci e Ancarani) convenire nell’inopportunità della festa e di recapitare un comunicato di dissenso dall’organismo rappresentativo dei cittadini, il Comitato Cittadino. Mentre solo 2 membri del Comitato erano in disaccordo con questa linea. Villani e il presidente Ravaioli.
A questo punto visto il risultato della votazione ho chiesto al presidente di procedere con il volere della maggioranza, quindi INVIARE AL PD DI PORTO FUORI, la comunicazione del risultato in essere. Il presidente con la solita saccenza e prepotenza che lo contraddistingue, ha rifiutato di eseguire questo processo dimostrando ancora una volta l’appartenenza politica in un organismo di volontariato che ha nulla a che fare con la politica.
Ancora una volta c’è la prova provata dell’inutilità di un Comitato Cittadino che per volere di alcuni membri ha una trazione politica, una sottomissione all’ideologia. La democrazia è stata ignorata, la discussione abortita per lasciare spazio agli affari, al dio denaro, mettendo la salute e i cittadini nelle retrovie.
Il comportamento del presidente non solo è da censurare ma da condannare senza alibi di sorta, NOI SIAMO I RAPPRESENTANTI DEI CITTADINI, NON DI UNA BANDIERA POLITICA!
C’era da seguire il comportamento corretto della Sagra de Caplet, delle varie feste delle Unità, della stessa festa provinciale e delle varie associazioni che hanno capito questo momento storico e non mettono a rischio la salute dei cittadini.