Rinnovato l’impegno della Regione Emilia-Romagna per sostenere con risorse proprie i Comuni nel garantire il servizio di trasporto scolastico. La Giunta, in attuazione degli obiettivi previsti dagli Indirizzi triennali sul diritto allo studio, ha approvato la ripartizione dei contributi sul territorio per l’anno scolastico 2023/2024.
2 milioni e 250mila euro, la stessa somma erogata lo scorso anno, che verranno trasferiti alle Province e alla Città Metropolitana di Bologna che poi, in base ai criteri stabiliti nelle programmazioni territoriali, distribuiranno le risorse ai diversi Comuni, che hanno il compito di organizzare e garantire il servizio.
Una suddivisione delle risorse determinata sulla base del numero degli alunni e del relativo costo del servizio di trasporto, prevedendo quale criterio di priorità la copertura delle spese per il trasporto scolastico degli studenti con disabilità.
“Con questi fondi- afferma l’assessora alla Scuola, Paola Salomoni– la Regione conferma il suo sostegno economico ai Comuni per garantire il trasporto scolastico e facilitare così l’accesso e la frequenza alle attività didattiche e formative. Parliamo di una misura fondamentale per garantire il diritto allo studio, a partire dagli studenti e dalle studentesse con disabilità e da quelli che vivono nelle zone montane e interne, e per sostenere le famiglie con un servizio che favorisce l’inclusione”.
Nell’anno scolastico 2021/2022, secondo i dati più aggiornati forniti dagli Enti Locali ed elaborati dalla Regione, gli studenti e le studentesse trasportati sono stati 41.883, di cui 1.381 con disabilità. A livello locale ad usufruire del servizio sono stati: in provincia di Piacenza 2.678 alunni (di cui 105 con disabilità); in provincia di Parma 6.806 (di cui 151 con disabilità); in provincia di Reggio Emilia 4.504 (di cui 157 con disabilità); in provincia di Modena 7.258 (di cui 257 con disabilità); in provincia di Bologna 7.427 (di cui 381 con disabilità); in provincia di Ferrara 3.002 (di cui 41 con disabilità); in provincia di Forlì-Cesena 3.998 (di cui 94 con disabilità); in provincia di Ravenna 2.564 (di cui 99 con disabilità) e in provincia di Rimini 3.646 (di cui 96 con disabilità).
Come è organizzato il servizio
Il servizio, sulla base delle diverse programmazioni territoriali e di competenza dei Comuni, è rivolto agli studenti delle scuole d’infanzia, primarie (elementari) e secondarie di primo e secondo grado (medie e superiori) residenti in zone extraurbane o non servite dai mezzi pubblici di linea, al fine di permettere loro il raggiungimento delle scuole. Gli alunni sono prelevati o davanti all’abitazione o in punti di raccolta prestabiliti, indicati dall’ufficio competente, tenuto conto delle oggettive esigenze del servizio e di quelle della globalità degli utenti. Al ritorno lo studente viene riportato alla fermata, dove deve essere puntualmente ritirato dai genitori o da persona da loro incaricata con delega scritta.
Chiunque intenda usufruire del trasporto scolastico comunale dovrà presentare domanda all’apposito ufficio del Comune di residenza. Gli utenti concorrono al costo del servizio sulla base delle proprie condizioni economiche e secondo i regolamenti approvati dai Comuni di residenza.
La suddivisione delle risorse, per provincia
Le risorse sono state così suddivise: provincia di Piacenza 166.131 euro, Parma 258.357, Reggio Emilia 252.229, Modena 404.299, Città metropolitana di Bologna 548.398, Ferrara 116.039, Forlì-Cesena 157.342, Ravenna 175.063 e alla provincia di Rimini 172.138.