I consiglieri hanno presentato un’interrogazione (prima firma Liverani) per chiedere supporto a uno dei principali scali dell’Adriatico. “La situazione compromette anche la filiera commerciale”
I consiglieri della Lega (prima firma Andrea Liverani) interrogano la Giunta per sapere come intende supportare le attività emiliano-romagnole colpite dalle ripercussioni economiche della guerra in Ucraina. In particolare, l’attenzione è puntata sul porto di Ravenna.
“L’infrastruttura- ha precisato Liverani- rappresenta l’unico porto commerciale dell’Emilia-Romagna nonché uno dei principali scali del mare Adriatico per traffico merci internazionali. In virtù della posizione strategica, si caratterizza come leader in Italia per gli scambi commerciali con i mercati del Mediterraneo orientale e del Mar Nero (quasi il 40% del totale nazionale a esclusione del carbone e dei prodotti petroliferi) e il più importante per la movimentazione di prodotti verso l’Ucraina”.
Il consigliere ha quindi ricordato che “soltanto nel 2021 il traffico via mare ha raggiunto quota 7 milioni e 350mila tonnellate, di cui quasi la metà (3 milioni) sono passati dal porto di Ravenna. Secondo le stime dal porto di Ravenna passano circa il 40% dello scambio merci via nave tra Italia e Ucraina”.
Vista l’attuale situazione che si è creata con l’invasione Russa e la conseguente interruzione delle rotte commerciali da e verso il Mar Nero, i leghisti sollecitano la Giunta a prevedere interventi: “La situazione sta compromettendo non solo il porto ma anche l’intera filiera legata agli scambi commerciali, come il settore agroalimentare e il comparto ceramico”.
Gli altri firmatari dell’interrogazione sono: Simone Pelloni, Emiliano Occhi, Massimiliano Pompignoli, Fabio Rainieri, Michele Facci, Gabriele Delmonte.