L’assessore Corsini: “Incontrerò le aziende. Stiamo valutando se aumentare il corrispettivo chilometrico”.
Rivedere i corrispettivi chilometri per le aziende private sub affidatarie del trasporto pubblico locale (Tpl) per contrastare il caro carburanti. È la richiesta contenuta in un’interrogazione di Valentina Castaldini (Forza Italia), discussa in commissione Ambiente, territorio e mobilità, presieduta da Stefano Caliandro.
La Regione ha affermato la capogruppo Fi spieghi “se ritiene plausibile l’inserimento nei contratti di una clausola per la revisione dei prezzi e la compensazione negli appalti pubblici, come avvenuto per l’edilizia, per sterilizzare il caro carburanti” e dica come intende intervenire “per non penalizzare i servizi pubblici essenziali, a rischio fermo per la non sostenibilità economica, offerti da privati quali gli scuolabus e trasporto pubblico locale”. Molte aziende – per lo più dedicate a servizi aggiuntivi di trasporto pubblico e di trasporto scolastico – hanno fatto sapere che se il costo del carburante resterà così alto saranno costrette a fermare i mezzi, perché il costo chilometrico pagato dalla Regione “per l’erogazione del servizio è più alto di quanto stipulato nel contratto di fornitura, determinando una perdita netta per ogni chilometro percorso”.
L’assessore ai Trasporti, Andrea Corsini, ha risposto che “oggi ci sarà un incontro con le associazioni di categoria private del Tpl. L’aumento del costo del carburante mette in difficoltà le 4 aziende pubbliche della Regione e i sub affidatari delle concessioni. A sostegno degli operatori, un decreto legge sui corrispettivi proroga al 2026 i nuovi affidamenti del Tpl. Inoltre, sono stati autorizzati fino a giugno 2022 i servizi aggiuntivi con risorse statali: si dà così una garanzia di continuità lavorativa. La Giunta, fino al 2021, ha stabilito i corrispettivi chilometrici: 3,10 euro per l’area bolognese e 3 per le altre, con aumenti di 20 centesimi. Stiamo valutando se ci sono le condizioni per un ulteriore incremento”.