L’86% degli imprenditori che hanno attivato il servizio è a capo di un’azienda con meno di 10 addetti, il 20% guida un’impresa femminile, il 21% è artigiano, oltre la metà ha meno di 50 anni e solo il 6% è rappresentante di un’impresa ‘under 35’, mentre il 7% sono imprese guidate da stranieri.
“La trasformazione digitale – ha sottolineato Giorgio Guberti, presidente della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna – è oggi una priorità del mondo produttivo e dell’intero Paese. La Camera di commercio, con il supporto delle associazioni di categoria, è fortemente impegnata ad accompagnare questo processo, anche attraverso apposite misure contributive mirate all’adozione delle nuove tecnologie dell’Impresa 4.0 e al rafforzamento delle competenze digitali necessarie alle imprese per competere. Uno strumento – ha concluso Guberti – la cui diffusione contribuirà certamente a rendere sempre più semplice, veloce e trasparente il rapporto fra la Pubblica Amministrazione e il mondo delle imprese.”
Fin dal suo lancio il servizio è stato particolarmente apprezzato da alcune tipologie di imprese che, per l’attività svolta, hanno necessità di accedere frequentemente ai propri documenti per attestare determinate caratteristiche, qualifiche, abilitazioni richieste dalla legge. È il caso delle imprese con certificazioni necessarie a svolgere determinate attività, come gli impiantisti, o che hanno i requisiti per partecipare a bandi o gare pubbliche, come nel caso delle imprese con certificazione SOA o ancora delle imprese con certificazioni di qualità.
Cosa si trova nel cassetto digitale?
• Prospetti Ufficiali, Atti, Bilanci e Dichiarazioni sostitutive
• Fascicolo di impresa, dal quale è possibile ottenere la documentazione relativa alla propria impresa alimentata principalmente dagli Sportelli Unici per le Attività Produttive (SUAP)
• Pratiche presentate al Registro delle Imprese, indipendentemente da chi le abbia inviate. Per ogni pratica é possibile scaricare le Ricevute di Protocollo e ComUnica nonché gli estremi, lo stato e l’esito
• Domicilio digitale. Tutte le imprese hanno l’obbligo di dotarsi e mantenere attivo un proprio domicilio digitale (ad es. PEC) e comunicarlo al Registro delle Imprese della Camera di commercio. Il domicilio digitale rende la comunicazione tra imprese e Pubblica Amministrazione diretta, sicura e soprattutto tempestiva.