Il conto alla rovescia è finito e sabato 29 giugno l’Emilia-Romagna vestita di giallo si prepara a dare il benvenuto alla Carovana del Tour de France, che per la prima volta nella sua storia prenderà il via dall’Italia.
Grand Départ Florence Emilie-Romagna: un grande progetto partito tre anni fa e diventato realtà grazie al gioco di squadra tra istituzioni locali e nazionali e all’impegno di tutto un territorio e di tutte le sue comunità.
E che dal 29 giugno all’1^ luglio garantirà all’Emilia-Romagna una ribalta mondiale senza precedenti, che solo la corsa ciclistica a tappe più prestigiosa e il terzo evento sportivo più seguito al mondo dopo le Olimpiadi e i Mondiali di calcio può offrire. Con un indotto calcolato in circa 30 milioni di euro e 150mila presenze turistiche stimate, con picchi fino al 90% delle camere disponibili già prenotate nelle città toccate dalla Carovana gialla.
A Rimini, città di arrivo della prima tappa, sono più di 250 i giornalisti accreditati al Media Center della sala stampa allestita al Palacongressi, con oltre 200 TV da tutto il mondo.
“E’ un orgoglio e una grande soddisfazione aver portato il Tour de France in Emilia-Romagna, il coronamento di un impegno forte per lo sport che abbiamo perseguito con convinzione in questi anni, facendo dell’Emilia-Romagna un’autentica Sport Valley. Senza fare differenza tra i grandi eventi come questo e la pratica sportiva di base, fondamentale per migliorare la coesione sociale delle comunità- ha detto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-. Quello dello sport è un linguaggio universale, che unisce le persone. E niente come lo sport può servire a valorizzare e promuovere un territorio, anche da un punto di vista turistico, a partire dalla nostra bellissima Romagna che un anno fa è stata colpita dall’alluvione. Grazie a quanti hanno reso possibile quello che all’inizio sembrava solo un bellissimo sogno: Davide Cassani, presidente di Apt Servizi, Christian Prudhomme, direttore del Tour, che ha creduto nel nostro progetto, Giammaria Manghi, capo della segreteria politica della Presidenza e coordinatore del progetto, i sindaci, i collaboratori della Regione e tutte le Istituzioni nazionali e i territori che hanno lavorato insieme a noi. Ora non ci resta che goderci questo straordinario appuntamento sportivo e le emozioni che saprà regalarci”.
Tre tappe, una regione in festa
Firenze-Rimini, Cesenatico-Bologna, Piacenza-Torino: tre tappe, 38 località attraversate, e un’intera regione protagonista, che in questi giorni accoglierà la carovana e i campioni del Tour vestita a festa. Tanti gli edifici che lungo il percorso delle tre tappe si stanno illuminando di giallo: dal Castello di San Leo, in Valmarecchia (Rn), al Grattacielo di Cesenatico, dal Ponte di Tiberio, l’Arco d’Augusto e Castel Sismondo a Rimini, ai viali di Bologna, da Piazza Cavalli a Piacenza alle rotonde in fiore di Cervia, in occasione di Cervia Città Giardino.
Sabato 29 giugno, dopo un percorso di 206 km iniziato in Piazza della Signoria a Firenze, l’arrivo a Rimini della Carovana del Tour, composta da oltre 100 veicoli, è previsto intorno alle ore 16.05 mentre i primi corridori sono attesi intorno alle 17.30.
La linea del traguardo è posta in corrispondenza della via Lagomaggio, all’altezza del Bagno 72.
A dare il benvenuto al Tour, oltre ai principali monumenti illuminati di giallo, la grande scritta dedicata a La Grand Départ lunga 36 metri che campeggia al porto, e poi i due omaggi a Marco Pantani: una statua alta 5 metri realizzata dal designer Aldo Drudi e posizionata guardando il ponte di Tiberio, e la nuova pista ciclabile di via Montescudo, in rosa e giallo, a ricordare i trionfi del grande ciclista al Giro d’Italia e al Tour de France.
Ma sarà tutto il territorio riminese a vestirsi a festa. Tra le tante installazioni anche quella che nei dieci giorni precedenti il Tour interessa la Fortezza di San Leo, con giochi di luce e un suggestivo videomapping con protagonisti i ciclisti italiani che hanno partecipato al Tour e gli atleti che l’hanno vinto, a cui si alterneranno immagini di San Leo e del territorio delle Terre dei Malatesta e del Montefeltro.