Domenica 11 giugno si terrà a Villanova di Bagnacavallo il secondo e ultimo appuntamento del 2023 con “Rabòj – Mostra mercato di primavera”, progetto pensato per la valorizzazione dell’artigianato, del territorio e della filosofia del riuso, promosso dall’Associazione Culturale Civiltà delle Erbe Palustri di Villanova e dal Comune di Bagnacavallo.
Si recupera così la data di maggio, rinviata per il maltempo.
Le piazze e le principali vie di Villanova accoglieranno, dal mattino fino al tramonto, collezionisti, commercianti, espositori creativi di opere dell’ingegno, artigiani, produttori agricoli, associazioni di volontariato ed espositori privati.
Per l’occasione sarà possibile inoltre visitare l’Etnoparco “Villanova delle capanne” in veste rinnovata, con la mostra: “Le case del tempo: l’uso dei materiali di filiera corta dalla preistoria a oggi”.
L’Ecomuseo delle Erbe Palustri proporrà invece la sua raccolta di intrecci, unica al mondo, e le mostre: “Carissimo Pinocchio – di legno e di passione” curata da Angelamaria Golfarelli, “Alla valle e alla campagna” sguardi ad acquerello e pastello di Lorenza Dell’Anna, “Il tappezziere del cielo” aquiloni storici di Medio Calderoni e “Dall’armadio della nonna” biancheria intima in tela battista, pelle d’uovo, misto lino e fustagno.
Durante la manifestazione saranno all’opera botteghe artigiane e intrecciatori.
A pranzo, presso la “Locanda dell’allegra mutanda”, all’interno dell’Ecomuseo, sarà possibile gustare le specialità gastronomiche della tradizione romagnola accompagnate dai vini locali (è richiesta la prenotazione allo 0545 280920).
“Rabòj” è un termine dialettale locale che un tempo indicava lo scarto della lavorazione delle erbe palustri, attività che ha connotato il paese di Villanova fino agli anni Sessanta del secolo scorso e che trova oggi nell’Ecomuseo delle Erbe Palustri la sua principale testimonianza. A quest’ottica dello scarto, del suo riutilizzo e recupero, del «non si butta via niente», si lega la veste della mostra mercato che invita ad acquisti sostenibili, creando un circolo virtuoso che dia nuova vita alle cose.