Nata quattro anni fa con l’intento di trovare spazi di relazione condivisi tra Ravenna Teatro e Cisim, Approdi torna a partire dall’11 luglio con incontri che si snoderanno fino al 21 settembre. Come al solito, l’obiettivo è quello di intercettare i pubblici eterogenei che ogni estate compongono la popolazione della località. Ci saranno, quindi, iniziative per famiglie, ma anche appuntamenti musicali e spettacoli teatrali aperti a tutti, che si compiono grazie ad una collaborazione sinergica tra Proloco e associazioni del territorio.
“Crediamo fortemente nella promozione culturale a 360 gradi – spiegano i componenti de Il Lato Oscuro della Costa APS, realtà che gestisce il Cisim – in particolare in quella che coinvolge bambini e famiglie in attività diversificate rispetto al periodo invernale. Ravenna Teatro – che da anni organizza rassegne di teatro per ragazzi e vede al suo interno una compagnia dedicata, la Drammatico Vegetale – avverte la necessità di cominciare un dialogo sull’infanzia proprio nel territorio di Lido Adriano, pensato quale inizio di un percorso più ampio e articolato che possa coinvolgere non solo le famiglie della piccola località di mare, bensì proprio i turisti che, numerosissimi, ogni anno la vivono e popolano. Un’offerta culturale che preveda anche attività differenti che possano quindi portare alla scoperta di luoghi altri e nuovi stimoli. Lido Adriano, durante il periodo estivo, è una delle località più popolose della provincia di Ravenna. Offrire un nuovo – e diverso – servizio sul litorale e una programmazione che spazia da spettacoli per bambini ad attività per adolescenti e adulti può divenire una risorsa per la città, decentrando le iniziative sui luoghi di villeggiatura”.
A inaugurare la rassegna nel giardino del Cisim sarà l’appuntamento dell’11 luglio, alle 21, con l’edizione estiva di Around the Rock summer edition vol.1, in scena Overnaut, Kuf e Parenti. “Un evento – spiegano i Lato Oscuro della Costa APS – che testimonia una particolare attenzione al territorio in chiave musicale: l’ottica è quella di dare visibilità alle band locali, come del resto facciamo da sempre con i giovani artisti rap”.
Il 18 luglio, alle 19, sarà invece protagonista il teatro laboratorio Isola di Confine con Una famiglia intera di Pinocchi, spettacolo teatrale per bambini con attori, burattini e musica dal vivo che intreccia Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi con La Filastrocca di Pinocchio di Gianni Rodari. Complice il lockdown, gli attori Valerio Apice e Giulia Castellani hanno coinvolto tutta la famiglia nella messa in scena del classico per la letteratura per l’infanzia, dimostrando come raccontare storie si confermi un importante sostegno alla genitorialità.
Giovedì 25 agosto, alle 21, tornano le sonorità di Around the Rock Summer edition vol. 2, mentre il 31 agosto, alla stessa ora, sarà la volta di Tatum Rush, Max Penombra feat Visioni di Codylive.
L’8 settembre, alle 21, toccherà al Teatro delle Selve con The Boy’s Blood, I giorni di Dino Campana, uno spettacolo scuro, che indaga la vita del poeta di Marradi che qui viene immaginato alle prese con le sue ossessioni. Fantasmi che si materializzano sotto forma di diversi persecutori che sempre lo hanno incalzato, dalla madre allo psichiatra che lo ebbe in cura quando venne recluso in manicomio. In scena Franco Acquaviva – che firma anche la regia dello spettacolo con Anna Olivero – insieme al figlio Stefano; foto e video Carlo Borionetti.
Il 9 settembre, alle 21, andrà invece in scena Sono solo un uomo, testo vincitore del concorso di drammaturgia sportiva SportOpera 2005 di Alessandro Miele che cura la regia di uno spettacolo in cui la figura di un mito del calcio, Roberto Baggio, si fonde con quella dell’eroe classico, Ulisse, per raccontarne discese e risalite. Come l’eroe greco si ferma in terre diverse prima di fare ritorno a Itaca, così Baggio passa da una squadra all’altra fino all’addio al calcio e al ritiro in provincia di Vicenza. In un luogo della mente, una vecchia porta e una gran quantità di palloni consumati definiscono un campetto di provincia, o una strada nel nulla, un posto dove fermarsi per ripercorrere una storia. Il narratore è alla fine del viaggio, non ha più il fisico atletico di un calciatore o di un guerriero, è stempiato, riflessivo, meno impulsivo. Eppure da qualche parte bisogna cominciare. Spronato da un’altra figura, che cambiando casacca assumerà varie forme, chiama a raccolta le sue forze ed è pronto al racconto.Con Rita Felicetti, assistente alla regia Alessandra Crocco, luci Angelo Piccinni. Foto Gabriele Albergo, produzione Ultimi Fuochi Teatro.
Sabato 10 settembre, alle 21, ci sarà lo spettacolo conclusivo del laboratorio di non-scuola che si svolgerà da lunedì 5 fino a giovedì 8 settembre dalle 14 alle 18 e che sarà rivolto a ragazzi di età compresa tra i 10 e i 18 anni. Venerdì il laboratorio è previsto dalle 10 alle 18, mentre sabato l’orario andrà dalle 10 fino al debutto. Il costo sarà di 50 euro più 5 euro di tessera Cisim. A condurlo sarà il direttore di Ravenna Teatro Alessandro Argnani, che lavorerà sul testo del Pifferaio di Hamelin – fiaba nota anche come Il Pifferaio magico – con ragazze e ragazzi delle scuole medie e superiori del territorio. “L’obiettivo – racconta il direttore – è quello di ragionare sulla miopia del potere con uno sguardo che coinvolga i più piccoli, che si troveranno ad affrontare l’esperienza di un debutto vero e proprio”.
L’ultimo appuntamento in calendario, che però si terrà al teatro Rasi, è quello del 21 settembre, alle 21, in collaborazione con l’istituto Verdi dal titolo We have to dress gorgeously di Matteo Fargion e Andrea Spreafico con Matteo Fargion, Robert M. Johanson. Lo spettacolo è una canzone continua, eseguita da due cantanti (tenore e basso) e tre pianisti, sul rapporto che la musica intrattiene con la guerra, l’amicizia, la logica, la guarigione, la libertà, la Germania, il Ghana e molto altro ancora. Si viaggia negli angoli più remoti e irrilevanti della Storia per scovare aneddoti spesso considerati secondari, ma che qui sono al centro della scena. Lo spettacolo è cantato in inglese con sottotitoli in italiano, regia Andrea Spreafico musica Matteo Fargion testo Andrea Spreafico coproduzione Borealis Festival for Experimental Music (Bergen), Bit-teatergarasjen (Bergen), Black Box Teater (Oslo) con il supporto di Art Council Norway, Bergen Kommune