L’arrivo del mese d’agosto per il territorio lughese coincide col grande ritorno di alcuni appuntamenti imperdibili: tra questi un posto d’onore è sicuramente riservato alla “Sagra del Tortellone Sanpatriziese”, iniziativa che si rinnova dal 1985 e il cui ricavato è tradizionalmente riservato al sostegno della lotta contro il cancro e delle attività che l’Istituto Oncologico Romagnolo porta avanti a favore dei pazienti che soffrono e delle loro famiglie. L’edizione 2023 è stata tra le più sentite, in quanto la prima dalla scomparsa di due storici volontari che hanno contribuito a rendere l’evento un ritrovo di popolo con una fortissima anima solidale: Gina Zappi e Primo Gulminelli, che i “colleghi” hanno voluto ricordare con uno striscione affisso al soffitto della struttura di Piazza Mameli. La Sagra è stata come da tradizione un autentico trionfo di partecipazione, con persone giunte da tutto il comprensorio ed oltre per gustarsi i piatti della miglior tradizione romagnola “gomito a gomito” o ad approfittare della versione da asporto, che continua ad essere garantita a partire dalle esperienze seguenti all’emergenza Covid per chiunque voglia godersi i tortelloni a domicilio ed in tranquillità. Grazie a questo successo i volontari sanpatriziesi hanno potuto confermare il consueto, straordinario contributo di 20.000 euro a sostegno delle attività dell’Istituto Oncologico Romagnolo, per garantire ai pazienti del territorio lughese e alle loro famiglie la continuità di iniziative elargite in maniera del tutto gratuita come il servizio d’accompagnamento presso i luoghi di cura, le parrucche oncologiche per le donne in chemioterapia e l’assistenza domiciliare fornita da operatrici socio-sanitarie d’alta professionalità.
Quest’anno, ricorrendo i quarant’anni dell’iniziativa, i volontari hanno deciso di fare le cose in grande ed allungare la festa: saranno quattro, da venerdì 23 a lunedì 26, le giornate di apertura dello stand di Piazza Mameli. I volontari inizieranno a servire i piatti a partire dalle 19:30 tranne per la domenica, quando l’apertura verrà anticipata alle ore 18:30: il 25 agosto è anche l’unica data in cui è prevista la possibilità del pranzo, a partire dalle ore 12. Molto più di un weekend lungo quindi, in cui il buon cibo la farà da padrona ma che non si limiteranno semplicemente alla solidarietà a tavola. Tutte le giornate saranno infatti animate da eventi collaterali di intrattenimento per i tanti che si siederanno sulle panche di legno di San Patrizio. Si comincia alle ore 18 di venerdì 23 con la mostra canina amatoriale di beneficenza a sostegno dei progetti di pet therapy che lo IOR svolge in collaborazione con la Dog Galaxy presso l’Oncoematologia Pediatrica di Rimini, centro di riferimento in Romagna per la cura dei tumori che colpiscono le fasce d’età più giovani, e che rappresentano anche un sollievo in più per tutti gli utenti degli Hospice della provincia ravennate, compreso il “Corelli-Grappadelli” di Lugo. La serata proseguirà con l’intrattenimento musicale della band “Corpi Estranei”.
Sabato 24 si parte dalla mattina presto, con il raduno cicloturistico autogestito a cura di UISP Imola-Faenza e Ravenna-Lugo: l’appuntamento, per tutti gli appassionati, è a partire dalle 7, sempre in Piazza Mameli. Si torna invece a ballare sulle note del miglior liscio con “La Storia di Romagna” la sera dalle 21: presenti anche ballerini e “sciucaren”, per una serata di intrattenimento all’insegna del nostro folklore offerta gentilmente da Gabriele Valmori e famiglia. La mattinata di domenica 25 sarà pane per i denti di tutti i “centauri”, grazie al 38° Motoraduno Nazionale con esposizione di veicoli d’epoca in collaborazione con il Gruppo Motociclisti di Conselice e San Patrizio; il concerto serale, sempre dalle 21, sarà invece affidato all’orchestra di Patrizia Ceccarelli. La giornata di chiusura, lunedì 26, avrà inizio alle 18:30 con la consueta corsa podistica non competitiva a cura dell’ASD Atletica San Patrizio: per chi volesse farsi venire un po’ di appetito prima di cena, la scelta sarà tra tre percorsi di 2, 5 e 7 chilometri. Alle 19:45 ci sarà la partenza delle Promesse di Romagna, mentre alle ore 20:45 prevista una rappresentazione di danza classica, moderna e hip hop a cura della scuola di danza “Vivi il Paese – Movimento Armonia e Benessere”. Poco dopo, alle 21, saliranno sul palco Gianni e Paolo Parmiani con uno spettacolo di cabaret.
«La comunità di San Patrizio è abituata a stupire – afferma il Direttore Generale IOR, Fabrizio Miserocchi – dunque il fatto che la sagra sia stata allungata di un giorno, con un calendario tanto fitto di appuntamenti, in occasione delle celebrazioni per i quarant’anni di una grande festa in cui tutta la Bassa Romagna si riunisce a sostegno della lotta contro il cancro, non è una sorpresa. Ci tengo comunque a sottolineare che si tratta di qualcosa che non va dato per scontato: i volontari, pur prestandosi gratuitamente, lavorano e sgobbano tanto per questo evento, sacrificando col sorriso sulle labbra tempo che potrebbero legittimamente dedicare alle proprie famiglie o ai propri hobby. Proprio ultimamente uno di loro mi ha mandato una foto di tutte le persone impegnate a preparare qualcosa come 4000 uova di pasta fatta a mano: un’autentica meraviglia. Di questo impegno non possiamo che essere grati: forse più ancora dei 500.000 euro di contributi che, in questi quarant’anni di attività, questa piccola comunità solidale ha portato alla causa della lotta contro il cancro, una cifra enorme che ha fatto la differenza in maniera decisiva e concreta. È grazie anche alla “Sagra del Tortellone” se possiamo garantire all’Ospedale “Umberto I” nuovi macchinari all’avanguardia, utili per mantenere standard di eccellenza ed efficienza elevatissimi per chiunque debba andare a curarsi presso la struttura lughese. Per questo, e per molto altro, ogni volta che devo raccontare di cosa significhi lo IOR per il nostro territorio, di quanto il nostro popolo si identifichi coi valori portati avanti sin dal 1979 dal nostro fondatore, il prof. Dino Amadori, faccio l’esempio di San Patrizio e di altri piccoli comuni della Bassa Romagna: la sensibilità e la fedeltà che si respirano in questi luoghi nei confronti delle nostre attività è veramente qualcosa che non ha eguali in Italia e, oserei dire, nel mondo».