Risorse nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Dal decreto Parco Agrisolare contributi anche per l’ammodernamento delle strutture, la rimozione di eternit ed amianto, la coibentazione.
“Un ottimo provvedimento quello firmato dal ministro Stefano Patuanelli: il suolo agricolo va tutelato e non consumato, a maggior ragione in questo periodo storico nel quale una guerra assurda sta causando eventi tragici e allo stesso tempo avrà conseguenze nei prossimi anni e deve spingerci ad aumentare la produzione nazionale ed europea di alcune colture. I terreni fertili vanno assolutamente preservati per fini agricoli. Installare impianti fotovoltaici sui tetti è la ‘via maestra’ da seguire, ed è anche un’occasione per riqualificare le aziende, favorendo l’efficienza energetica, la sicurezza sismica e il benessere animale”.
Così gli assessori regionali all’Agricoltura Alessio Mammi e alla Programmazione territoriale Barbara Lori commentano il progetto del ministero delle Politiche agricole Parco Agrisolare per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, diversificando le fonti di approvvigionamento energetico, riducendo il ricorso ai combustibili di origine fossile ed escludendo totalmente il consumo di suolo.
Sostenuto da 1,5 miliardi di euro a valere sui fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, il decreto del Mipaaf permetterà di erogare contributi che potranno coprire anche i costi di riqualificazione e ammodernamento delle strutture, con la rimozione dell’eternit e amianto sui tetti (ove presente), migliorando la coibentazione e l’areazione, anche al fine di contribuire al benessere degli animali.