Sono una quarantina in questi giorni i posti occupati nelle terapie intensive dell’Ausl Romagna su un centinaio a disposizione. I ricoveri in questi giorni che hanno portato le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini in “zona rossa” sono aumentati del 67%. Le nuove restrizioni sono state decretate soprattutto per proteggere questi reparti che devono essere utilizzati anche per le altre tipologie di pazienti. Con le nuove varianti, l’inizio delle somministrazioni dei vaccini, gli anziani che cominciano ad essere messi al riparo, tant’è che i focolai nelle residenze apposite sono praticamente spariti, è un po’ cambiata la tipologia di paziente che a causa del coronavirus è costretta a ricorrere ai reparti di rianimazione. Lo hanno spiegato durante una diretta streaming Tiziano Carradori, direttore generale dell’Ausl Romagna, e Claudio Vicini, direttore per l’Ausl Romagna del dipartimento Testa-Collo.