Tutto in un giorno. Domenica 1 dicembre il Tennis Club Faenza ospita il Circolo Tennis Siena nel ritorno dei playout salvezza della Serie A1 Femminile, in quella che di fatto sarà la sfida decisiva della stagione, poiché l’andata in Toscana è terminata 2-2. Tre singolari ed un doppio per decidere chi resterà nel ristretto Olimpo delle prime otto squadre d’Italia. Nel caso di un nuovo 2-2, si procederà con un doppio di spareggio.
Salvo sorprese dell’ultima ora, le sfide dovrebbero ricalcare quelle giocate all’andata a Siena: si inizierà alle ore 10 fra le “numero due” con Alice Balducci opposta a Federica Grazioso; poi le “numero uno” con Camilla Scala contro l’ungherese Agnes Bukta; quindi le “numero tre” con Agnese Zucchini contro Chiara De Vito; infine il doppio, probabilmente con Camilla Scala e Alice Balducci contro Agnes Bukta e Chiara De Vito.
Il direttore sportivo Giancarlo Sabbatani è fiducioso: «Il 2-2 dell’andata ci consente di stare abbastanza tranquilli, considerando che Balducci può ribaltare la sconfitta subìta nel suo singolare a Siena, dopo aver avuto quattro match-point a disposizione. Un altro aspetto incoraggiante riguarda Scala, che è ormai tornata ai suoi livelli di forma abituali. Con Scala e Balducci, attualmente il doppio è la nostra arma più forte, quasi nessuna squadra di A1 può permettersene uno di questi livelli. Perciò sono fiducioso anche nell’eventualità che si arrivi al doppio di spareggio».
Il presidente Carlo Zoli aggiunge: «Come premessa posso dire che anche quest’anno la nostra squadra ha dimostrato di essere competitiva. Questo gruppo ha confermato una volta di più la propria vitalità: sta lottando fino all’ultimo, dopo aver affrontato un girone molto difficile che ha espresso le due quasi certe finaliste scudetto Genova e Prato. Per domenica prossima confido in una bella cornice di pubblico, che può darci la spinta per restare in Serie A1 Femminile per il quarto anno consecutivo, un traguardo mai raggiunto dal nostro circolo (che in precedenza è stato in A1 per tre anni dal 1987 al 1989, e per altri due anni nel 2006 e 2007, ndr.)».