A Flora Perfetti e Paola Tampieri è affidata la Scuola Preagonistica del Tennis Club Faenza. Ne fanno parte circa trentacinque giovanissimi fra ragazze e ragazzi, con una leggera prevalenza delle femmine, di età compresa dai 7 ai 13 anni.
Visto che siete state professioniste, come impostate la Preagonistica e che importanza ha questa fase in prospettiva per l’agonistica?
Flora: «Nella Preagonistica si possono fare due o tre sedute alla settimana, da un’ora e mezza l’una: noi consigliamo sempre di farne tre. Inoltre, diamo la possibilità di svolgere un paio di volte alla settimana la preparazione atletica in piccoli gruppi: questo aspetto è gestito dal preparatore fisico Nicola Bosi della palestra Fit&Joy. In questa stagione, per la Preagonistica abbiamo selezionato bambini e bambine di 7-8 anni, allo scopo di formarli fin da piccoli».
Paola: «Quest’anno passeranno in Agonistica alcuni dei nostri ragazzi più promettenti, con i quali abbiamo fatto un ottimo lavoro tecnico e, secondo noi, sono pronti ad un primo approccio di attività agonistica. Questi ragazzi faranno due allenamenti settimanali con noi ed un allenamento con i maestri Marco Poggi, Enrico Casadei, Edoardo Pompei e Mattia Bandini che seguono l’Agonistica. Per quanto riguarda invece l’organizzazione della Preagonistica, io e Flora abbiamo un progetto comune, che è quello di formare i nostri giovanissimi a livello tecnico, tattico, fisico e mentale. Per noi è fondamentale arricchire il bagaglio delle loro abilità in tutti i vari aspetti che il nostro sport richiede. In questa fase serve formarli e non specializzarli».
Quest’anno sono previste anche delle sedute di preparazione mentale con lo psicologo Mirco Ossani. In che cosa consisteranno?
Flora: «Per i bambini della Preagonistica si faranno quattro incontri complessivi di “mental coaching”, nei quali saranno inseriti anche i genitori per cercare di coinvolgere tutte le parti. L’idea è di educarli alle tante emozioni che il tennis riesce a dare, per cercare di elaborare i propri pensieri in modo corretto».
Paola: «È importante fare questi incontri in gruppo per cercare di rendere il tennis un’esperienza collettiva, nella quale i bambini imparano a rapportarsi tra loro. Si tratta naturalmente di un primo approccio alla preparazione mentale, di un “progetto pilota”, così come lo ha definito lo psicologo Mirco Ossani».
Non mancano i tornei organizzati dalla Fit per i più piccoli.
Paola: «I Fit Junior Program vanno dalle annate 2009-2010, fino ai più piccoli del 2016 e 2017. I ragazzi iniziano a fare queste esperienze per divertirsi, confrontarsi con altri giovani e per costruire un primo approccio alla partita, al di là del risultato che in questa fase non è così importante. Serve invece, sviluppare un gioco vario e completo a tutto campo. Poi in Agonistica ognuno troverà la tipologia di gioco più adatta a sé stesso».
Flora: «Quando passano all’Agonistica, è importante che i ragazzi siano “in ordine”, senza difetti tecnici. A questo proposito, io e Paola ci focalizziamo molto sulla tecnica del colpo e nel colpire bene la palla. Cerchiamo di allenare tutti i colpi, sia a rimbalzo che al volo e, ovviamente, il servizio, che è diventato assieme al diritto il colpo più efficace».