L’Africa rappresenta già oggi uno dei principali mercati mondiali TLC e le previsioni parlano di un ulteriore crescita e sviluppo di diffusione e uso di device elettronici e dei loro volumi di traffico dati. Un recente rapporto pubblicato dal GSMA  (Global System for Mobile Communications) l’associazione mondiale di aziende TLC e di cui  Technacy fa parte da due anni, segnala che l’adozione degli smartphone nell’Africa subsahariana dovrebbe raggiungere l’87% entro il 2030, rispetto al 51% del 2022; e che il traffico medio mensile di dati mobili nell’Africa subsahariana dovrebbe quasi quadruplicare entro il 2028.

Bastano queste cifre per spiegare l’interesse nei confronti di un continente in costante crescita demografica da parte di Technacyl’azienda TLC di Cervia che opera nell’ambito che oggi identifichiamo come Mobility Management: e che si sta progressivamente aprendo ai mercati esteri, a partire dall’ormai consolidata presenza nella penisola iberica. Un processo di apertura costante su mercati mondiali riconosciuto e apprezzato anche dalla regione Emilia-Romagna che ha destinato all’azienda fondata da Vittorio Foschi, fondi UE per il processo di export di soluzioni software per opoeratori di telecomunicazione e mobility management.

Per questo, nei giorni scorsi, Technacy ha partecipato per la prima volta alla fiera Gitex Africa, che si è svolta in Marocco: l’evento “satellite” del GITEX, la grande fiera mondiale di Dubai, a cui Technacy aveva partecipato due anni fa.

La “succursale” africana (alla sua seconda edizione) è nata proprio in seguito alla grande crescita del mercato continentale. Qui Technacy, ospitata all’interno del Padiglione Italia assieme alla sua business unit FBL Mobile Company, ha potuto presentare il proprio prodotto di punta, Netmon; mentre FBL Mobile Company ha illustrato agli stakeholder africani

il suo prodotto “Wait4Call”.

“È stata un’esperienza molto interessante – sottolinea Vittorio Foschi, fondatore e Ceo di Technacy – abbiamo registrato molti visitatori interessati, decisamente in target, e preso contatti con i principali operatori africani. Una prima base per un’espansione continentale che potrebbe darci grandi soddisfazioni in futuro”.