Nella mattinata di lunedì, nella sede del Polo di Tebano che ospita il corso universitario in Viticoltura ed Enologia dell’Università di Bologna, sono stati assegnati due premi alla memoria di Paolo Reggi, dirigente Caviro ed esponente di spicco della vitivinicoltura nazionale, scomparso prematuramente 10 anni fa. Alla cerimonia di premiazione sono intervenuti Alessandra Locatelli, delegata del Rettore dell’Università di Bologna; Andrea Versari, coordinatore del corso in Viticoltura ed Enologia; Gianni Carapia, amministratore unico di Terre Naldi; Luca Piccini, Coordinatore gestionale del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Università di Bologna.
I due premi sono nati dal desiderio della vedova Reggi, la signora Gianna Tasselli, di ricordare il marito con la solidarietà di Caviro, Lions e l’associazione amici di San Potito. La donazione consisteva in due premi da 2000 euro cadauno, di cui uno riservato agli studenti del terzo anno del corso in Viticoltura ed Enologia, e l’altro ai neolaureati del medesimo corso, con l’obiettivo di promuovere un’esperienza formativa all’estero.
Il premio dedicato agli studenti del terzo anno è stato assegnato alla sassuolese Giulia Gatti, che ha in programma di recarsi alla San Luis Obispo University (California) nel periodo agosto – dicembre 2019. Il premio riservato ai neolaureati è andato invece alla cesenate Martina Ambrosioni, laureata con lode nel 2017 con una tesi sull’Albana, che ha in programma di fare uno stage di 5 mesi all’Università di Stellenbosch, la capitale del vino in Sud Africa, da gennaio a giugno 2019. La prof.ssa Locatelli nel portare i saluti del Magnifico Rettore dell’Alma Mater ha ribadito l’importanza di queste iniziative a sostegno e stimolo di studenti talentuosi e il valore socioculturale del legame tra il territorio e l’Università di Bologna. La cerimonia è terminata con un brindisi e da parte di tutti i sinceri ringraziamenti alla Sig.ra Tasselli e ai donatori, e un grosso ‘in bocca al lupo’ alle due vincitrici.
Il ricordo di Paolo Reggi (a cura di Giordano Zinzani)
Paolo Reggi si è spento il 16 febbraio 2008, per una grave malattia, all’età di 57 anni, nella sua casa di Masiera di Bagnacavallo. Esponente di spicco della vitivinicoltura romagnola, era conosciuto anche fuori dai confini regionali, sia per l’attività professionale che per le cariche ricoperte. Come direttore di “Soci Servizio e Sviluppo” in Caviro teneva i contatti con una quarantina di cantine sparse in tutta Italia, che complessivamente associano oltre 20mila viticultori. Entrato in Caviro nel 1973, è stato il primo impiegato tecnico nella nascente attività di distilleria. Ha avviato il laboratorio di analisi e controllato i vini e le vinacce conferite dai soci e i primi distillati prodotti. In tanti anni di permanenza in Caviro ha ricoperto diversi ruoli: si è dedicato anche alla vendita di alcool e mosti e all’acquisto di materie prime per l’attività distilattoria e di vini per il settore imbottigliamento, tenendo sempre i contatti con le cantine socie conferenti, su tutto il territorio nazionale.
Proprio nei rapporti con la base sociale ha sviluppato nel tempo la sua principale attività. In questo ruolo Reggi si è fortemente adoperato. Con il suo modo di fare, pieno di gentilezza, dedizione a risolvere i problemi e a studiare soluzioni, si era contornato di stima e amicizia di tutti i presidenti e i direttori di cantine associate e non. Ha ricoperto anche le cariche di presidente del Consorzio Vini di Romagna, vicepresidente dell’Enoteca Regionale dell’Emilia-Romagna, Tribuno vicario del Tribunato di Romagna consigliere dell’Unione Italiana Vini, consigliere del Centro Ricerche Produzioni Vegetali di Cesena, di Astra – Innovazione e Sviluppo di Faenza, presidente della Cooperativa Seled (società di servizio per l’elaborazione dati) e componente del Comitato di sezione Romagna dell’Assoenologi.