Progetti di teatro, sport, cultura, gastronomia, informatica, sono quelli che verranno attivati il prossimo anno per migliorare le condizioni di salute e di vita delle persone sottoposte alla pena detentiva all’interno della casa circondariale di Port’Aurea a Ravenna.
Sono stati presentati questa mattina i 10 progetti approvati secondo gli obiettivi del programma che l’Assessorato alle Politiche Sociali ha messo a punto in accordo con la direzione della Casa Circondariale di Ravenna e UIEPE (Ufficio interdistrettuale di esecuzione penale esterna), insieme ad associazioni, cooperative sociali, società sportive e altri enti.
A seguito di un Avviso pubblico è stata formulata la graduatoria dei progetti da inserire nel programma “Promozione della salute in carcere, umanizzazione della pena e reinserimento delle persone in esecuzione penale. Piano distrettuale per la salute e il benessere sociale 2018. Programma interventi rivolti alle persone sottoposte a limitazioni della libertà personale”, presentato questa mattina in municipio dall’assessora alle Politiche sociali, Valentina Morigi, da Carmela De Lorenzo, direttrice della Casa circondariale di Ravenna e da Maria Paola Schiaffelli, direttrice Ufficio interdistrettuale esecuzione penale esterna (UIEPE).
Il progetto si inserisce nel quadro degli interventi realizzati a livello di Comitato locale per l’esecuzione penale adulti di Ravenna ed è parte integrante del Piano di zona per la salute e il benessere sociale del distretto di Ravenna, Cervia e Russi.
“Da anni è in corso una collaborazione e un coordinamento costanti e proficui con la direzione carceraria – ha affermato l’assessora alle Politiche sociali Valentina Morigi – per rendere partecipe e coinvolgere la città nella progettualità dei percorsi pensati per i detenuti. La nostra forza è quella di essere riusciti a fare rete e approntare un programma di miglioramento delle condizioni e di possibilità di riabilitazione e reinserimento grazie alla sensibilità di tante realtà del terzo settore che condividono con l’amministrazione obiettivi di empatia sociale intesi a rendere migliore la vita di tutti”.
Due le tipologie di interventi previste: quelle da realizzare all’interno dell’istituto di penale quelle previste in area penale esterna, misure alternative alla detenzione e di comunità.
Le risorse derivano dal fondo regionale che viene ripartito fra i comuni sede di carcere, tenendo conto di diversi indicatori: popolazione detenuta, detenuti stranieri e numero di soggetti sottoposti a misure esterne di esecuzione penale.
Per il 2018 dal fondo regionale sono stati assegnati al Comune di Ravenna € 32.544,77.
Il Comune partecipa con una quota di cofinanziamento, in misura non inferiore al 30%, che finanzia il costo di un dipendente con il ruolo di educatore per lo sportello informativo e per la gestione delle dimissioni con l’obiettivo di valutare il percorso più opportuno di reinserimento. Il costo complessivo del progetto ammonta quindi a € 48.068,77.
Interventi da realizzare all’interno della Casa Circondariale
Sportello informativo all’interno del carcere
Si caratterizza in funzione delle specificità della popolazione carceraria reclusa con particolare attenzione agli stranieri e alle persone prive di risorse familiari/relazionali al di fuori del carcere. La attività sono programmate di concerto con la direzione carceraria e in collaborazione con tutte le realtà operanti all’interno della struttura con il coinvolgimento delle associazioni di volontariato.
Miglioramento delle condizioni di vita in carcere
Si tratta di progetti realizzati da partner del sociale no profit, consolidati negli anni, e attivi nelle problematiche inerenti al carcere e al reinserimento socio-lavorativo, ma anche di proposte fatte da associazioni in ambito sportivo, informatico e culturale.