Fondazione Luzzati-Teatro Della Tosse – Associazione Madè portano in scena I TRENI DELLA FELICITA’, di Laura Sicignano. Ideazione e regia Laura Sicignano, testo Laura Sicignano e Alessandra Vannucci, con Fiammetta Bellone, Federica Carruba Toscano, Egle Doria. Musiche originali eseguite dal vivo da Edmondo Romano,
scena Francesca Marsella, costumi Daniela De Blasio, luci, video e foto Luca Serra.
Lo spettacolo martedì, 8 marzo, alle 20,30 al teatro Rossini di Lugo.
Questa storia nei libri di storia non c’è, racconta un episodio storico dell’immediato Dopoguerra che vede protagoniste le donne nell’organizzazione di convogli che hanno trasferito “in Alta Italia”, principalmente in Emilia Romagna, circa 70 mila bambini in condizioni di assoluta miseria da tutta la penisola.
Il primo convoglio partì da Roma, Stazione Termini, il 19 gennaio del ’46. Non era più un treno di morte come i convogli dei deportati, ma ricostruiva la vita.
A chiamarli “treni della felicità” fu il sindaco di Modena; a lanciare l’iniziativa furono le donne della neonata Udi, a partire dall’idea di solidarietà laica che animava Teresa Noce, battagliera dirigente comunista e partigiana da poco rientrata dal campo di sterminio di Ravensbrük.
I lunghissimi viaggi in treno rappresentavano per i ragazzini un percorso di formazione, anche segnato dal trauma dell’abbandono, che coincideva con la conoscenza del paesaggio italiano distrutto dalla guerra. Pur non essendo ricche, le famiglie ospitanti accoglievano i bambini come figli, nell’idea che l’Italia si sarebbe risollevata e ricostruita grazie alla collaborazione di tutti. I piccoli vennero rivestiti, mandati a scuola, curati, in cambio di niente, grazie anche all’appoggio del Pci, dei Cln locali, delle sezioni Anpi, delle amministrazioni e della popolazione in genere.
Si intrecciarono non solo storie pratiche di soccorso, ma storie emotive di relazioni e di affetti che poi durarono nel tempo. Storie di chi sapeva costruire comunità.
Lo spettacolo vuole indagare quest’episodio dal punto di vista femminile, in una riflessione sulla maternità come condizione non solo biologica, ma anche etica e politica. Le attrici dello spettacolo si mettono in scena con un atto di generosa autobiografia, in un processo di svelamento di se’, in relazione alla storia, come donne del presente, che derivano da quelle donne, dialogano con esse e si interrogano sulle proprie scelte e la propria posizione in un mondo diverso da quello di allora, che vorrebbero provare a trasformare, con un’azione di responsabilità personale.
La vicenda dei bambini che partirono con i treni della felicità è straordinaria al punto da sembrare oggi frutto di fantasia, ma è assolutamente vera e fa parte, per fortuna, della nostra storia.
Prezzo biglietto € 10,00 (posto unico). Parte dell’incasso sarà devoluto in beneficenza all’Associazione DEMETRA Donne in aiuto.