Un sabato sera tra talento e improvvisazione a Faenza con il concerto di Marco Castoldi e del pianista-baritono di Brisighella. E a fine mese si replica a Rimini
Il teatro “Masini” di Faenza ha vissuto un sabato sera di grandi emozioni nell’ultimo appuntamento della rassegna “I suoni e le parole: un simposio informale tra le pietre di Luna” incentrato sul cantautorato italiano ed internazionale.
Protagonisti sul palcoscenico il pianista-baritono Raffaello Bellavista e Marco Castoldi, in arte Morgan. Un “duo” inedito e per questo ancora più affascinante che ha letteralmente incantato il pubblico manfredo alternandosi in uno show ricco di momenti poetici e di vorticosi slanci di talento.
Morgan, artista selvaggio e informale, capace di improvvisare senza mai perdere il canovaccio, ha regalato un medley della sua ricca produzione autorale e qualche cover per ricordare ad un pubblico in estasi le pietre miliari della musica mondiale.
Per Raffaello Bellavista, dopo la feat con Mingardi, una sorta di consacrazione perché non è facile per nessun artista duettare senza rete con un performer imprevedibile come Morgan. Il baritono di Brisighella ha tenuto il palco con la consueta disinvoltura, regalando alcune perle del suo straordinario repertorio ma dimostrando – soprattutto nei momenti improvvisati (come il “Volare” finale) – che il talento, quello puro, non ha bisogno di scalette né di copioni.
Bellavista – appena insignito del Premio Eccellenza Italiana 2022 che ritirerà il 14 ottobre in Vaticano – è atteso da un mese di ottobre ricco di impegni prestigiosi che si concluderà a Rimini proprio con un’edizione bis del concerto con Morgan.