Una storia millenaria riscritta nel linguaggio della danza, ombre che si dissolvono a mostrare l’alba di una cultura condivida: è questo Les nuits barbares ou les premiers matins du monde, la coreografia che corona la Stagione Danza del Teatro Alighieri. Sabato 23, alle 20.30, e domenica 24 aprile, alle 15.30, la Compagnie Hervé Koubi – composta da stupefacenti ballerini che combinano danza contemporanea, capoeira, hip hop, physical dance, breakdance – presenta il più potente ed emblematico lavoro del suo fondatore, il coreografo franco-algerino che proprio questa coreografia, insieme a Le Golem, ha reso uno degli autori più ricercati e interessanti della sua generazione. Unendo la potenza ipnotica della parata da guerra e la precisione del balletto classicosu musiche di Mozart, Fauré, Wagner ma anche di tradizione algerina, i danzatori fanno vorticare le gonne come dervisci, brandiscono coltelli, indossano maschere di cristalli Swarovski, danno sfogo a un’energia mozzafiato…ed esplorano le origini della cultura mediterranea: “un viaggio per svelare tutto il sommerso – spiega Hervé Koubi – la coreografia si nutre delle brillanti tracce lasciate dalle culture vandale, dai Persiani, Goti, Celti, Unni, Arabo Musulmani, dalla musica sacra d’Oriente e Occidente. È un inno alla bellezza”.
I biglietti last minute (10 Euro per tutti e 5 Euro per gli under 30) sono acquistabili presso la Biglietteria del Teatro solo nei giorni di spettacolo, a partire da un’ora prima, salvo disponibilità e senza vincolo di categoria di posto.
“Ho passato cinque anni fra l’Algeria e la Francia – ricorda Koubi – e mentre tentavo di ritrovare la memoria delle terre dei miei antenati ho formato una compagnia di tredici danzatori, compagni d’arte che amo chiamare fratelli ritrovati. Con loro sono ripartito per disegnare i contorni di una nuova avventura, per trovare le risposte al mistero delle nostre, comuni, origini. Les nuits barbares attinge all’immensa e imprescindibile storia del bacino del mediterraneo, un cammino che testimonia la mia voglia di andare verso l’altro, verso l’ignoto e dal passato arrivare ad oggi, a questa attualità che è tirannica e binaria e cancella le sfumature: noi e gli altri, i civilizzati e i barbari. Il mio è un inno al Mediterraneo, alle nostre origini comuni che si incrociano nelle acque del Mare Nostrum. Alla nostra storia che dopo più di tremila anni testimonia un florilegio di culture la cui alterità ci unisce più di quanto ci allontani. Non importa se siamo algerini, spagnoli, italiani o francesi, siamo prima di tutto mediterranei.”
Non lavorando sulla narrazione, ma sugli ambienti, sulla presenza della “carne” e la potenza delle immagini, Hervé Koubi ha concepito un gioiello coreografico che svela al pubblico quanto c’è di più affascinante all’incontro fra culture. Gli elementi storici e culturali si mescolano, dal punto di vista stilistico, con il linguaggio della breakdance e dell’hip hop reinventati in maniera spettacolare. Koubi ha sviluppato la sua carriera come ballerino-coreografo presso la Facoltà di Aix-Marseille, perfezionandosi al Centre International de Danse Rosella Hightower a Cannes e all’Opéra de Marseille. Nel 2000 ha creato Le Golem, primo progetto con la sua compagnia, ottenendo un rapido successo in tutto il mondo, tanto da essere nominato Chevalier des Arts et des Lettres.
La Stagione d’Opera e Danza 2021/22 del Teatro Alighieri è stata resa possibile dal sostegno del Comune di Ravenna, della Regione Emilia Romagna e del Ministero della Cultura, con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.